VICENZA. Un vicentino di una quarantina d’anni ha riempito di botte suo figlio, di 13 anni. Lo ha fatto quando ha saputo che era stato bocciato, e che avrebbe dovuto ripetere la seconda media.
La violenza è avvenuta in casa, lungo la Riviera Berica; la mamma, che era in un’altra stanza, è accorsa sentendo urlare e piangere, ed ha cercato di prendere le difese del figlio, ma è stata a sua volta aggredita e colpita.
Entrambi sono stati accompagnati in ospedale, dopo la richiesta di aiuto arrivata dai vicini di casa. Non hanno fortunatamente subito lesioni gravi.
Un caso analogo era successo con due genitori ecuadoriani, un muratore di 44 anni e una casalinga di 42. Hanno massacrato a cinghiate, calci e pugni il figlio solo perché bocciato a scuola. Successe a Genova a un ragazzo di 14 anni colpevole di non essere stato ammesso all’esame di terza media.
Lo studente è finito all’ospedale Gaslini, dove è stato trattenuto in osservazione ed in stato di choc. Sul caso i carabinieri della compagnia di Portoria che hanno formalmente denunciato i due genitori per maltrattamenti.
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