Alle Iene il servizio su un fenomeno preoccupante in crescita in Inghilterra: acido in faccia, il nuovo gioco del terrore.
Acido in faccia: il nuovo gioco del terrore. Con un servizio le Iene ha raccontato un preoccupante fenomeno che sembra aver preso piede negli ultimi anni proprio oltre mare. Si tratta di aggressioni improvvise, ingiustificate, che lasciano segni incancellabili. Gettando la vita delle vittime in un incubo senza via di fuga. Negli ultimi sei anni in Gran Bretagna, come spiega la Iena Pablo Trincia, i casi di aggressione denunciati sono aumentati del 940%.
Acido in faccia: un crudele gioco casuale
Durante il servizio vengono mostrate immagini terribili. Video di attacchi ripresi dalle telecamere di sorveglianza o dai passanti. Si tratta di aggressioni che “non lasciano cicatrici solo sul corpo, ma anche cicatrici nella mente”. Un gioco crudele in cui ad essere casuale sembrerebbe anche la scelta delle vittime. Sophie, una ragazza intervistata dalla Iena Trincia, è stata colpita mentre si trovava sulla pista di una discoteca. E non per una gelosa e insana rivendicazione, ma per mano di uno sconosciuto e senza apparente motivo.
In Inghilterra: casi aumentati del 940%
“I miei occhi si stavano sciogliendo, la mia faccia si stava sciogliendo” ha raccontato un’altra vittima.
La maggior parte delle aggressioni denunciate sono avvenute nei quartieri più degradati delle città inglesi – si parla di 450 attacchi nella sola Londra (nel 2017) – e ad essere più a rischio, spiega il servizio, sono le persone di provenienza asiatica. Come una coppia di giovani originari del Pakistan colpiti dalla furia di un ragazzo inglese che li ha inseguiti e ha gettato acido nel finestrino della loro auto, colpendoli al volto. O ancora un fattorino aggredito mentre si trovava fermo al semaforo a bordo del suo motorino. Una piaga, quella delle aggressioni con l’acido, favorita dalla deregolazione del 2015 che ha reso questo tipo di prodotti, corrosivi e altamente dannosi per l’uomo, accessibili a tutti, minorenni o meno, online o nei negozi.
La storia di Andreas: colpito per errore
Ma si tratta di sostanze purtroppo reperibili anche nei prodotti di uso quotidiano. Tra le vittime sentite durante la trasmissione Mediaset c’è anche Andreas Christopheros, un ragazzo di 32 anni aggredito con l‘acido di una batteria per auto, la cui storia è stata raccontata dal quotidiano britannico Indipendent.
L’uomo che lo ha colpito lo pensava autore di una violenza sessuale, ma si sbagliava. Andreas ha raccontato il dolore di quel giorno descrivendolo come “Inspiegabile. Niente di paragonabile”. Poi è arrivata subito la presa di coscienza, violenta e improvvisa “Ho capito che era acido. La mia maglietta si stava sciogliendo”. E da lì è iniziata per lui una lotta che accomuna tutte le vittime: una battaglia con se stessi e con il mondo per riprendere la propria vita di ogni giorno.