Il koala, uno degli animali più dolci della Terra, sta per estinguersi. O meglio: i circa 80mila esemplari presenti in Australia sono “funzionalmente estinti”. Ciò vuol dire che la specie diminuisce talmente tanto che non può più svolgere un ruolo significativo nel proprio ecosistema. A lanciare l’allarme è l’Australian Koala Foundation, secondo cui è difficile dire esattamente quanti koala rimangono ancora nel Queensland, nel Nuovo Galles del Sud, nel Victoria, nell’Australia Meridionale e nell’Australian Capital Territory, ma quel che è certo è che sono altamente vulnerabili alle minacce, tra cui la deforestazione, le malattie e gli effetti dei cambiamenti climatici.
Una volta che una popolazione di koala scende al di sotto di un punto critico, non può più produrre la generazione successiva, portando all’estinzione. La dicitura “estinto funzionalmente” o, meglio, “estinzione funzionale”, può descrivere più di una situazione pericolosa. In un caso, può riferirsi a una specie la cui popolazione è diminuita fino al punto in cui non può più svolgere un ruolo significativo nel proprio ecosistema.
Per milioni di anni, inoltre, koala sono stati una parte fondamentale della salute delle foreste di eucalipti mangiando le foglie superiori, e sul suolo della foresta, i loro escrementi contribuiscono a un importante “riciclaggio” degli stessi nutrienti.
Ma una specie funzionalmente estinta è anche quella che non è più in grado di riprodursi in maniera efficace, che significa non solo dare vita a nuove generazioni ma anche mantenere una certa variabilità genetica: estinto funzionalmente può riferirsi cioè a una piccola popolazione che, pur essendo ancora in fase di riproduzione, soffre di consanguineità che può minacciare la sua futura vitalità.
Alcune popolazioni di koala nelle aree urbane stanno soffrendo proprio per questo motivo e studi genetici sulla costa di Koala, situata a 20 km a sud-est di Brisbane, mostrano che la popolazione soffre di una ridotta variazione genetica. A tutto ciò si aggiungono vere e proprie catastrofi: le popolazioni di koala in alcune regioni interne del Queensland e del Nuovo Galles del Sud, per esempio, sono colpite da condizioni climatiche estreme come forti siccità e ondate di caldo e si sono così ridotte fino all’80%.
Dalle stime dell’Akf ne sarebbero rimasti appena 80mila nel continente australiano.
L’ultima indagine risale al 2016, quando alcuni esperti avevano tentato di stimare le dimensioni delle popolazioni di koala in quattro stati australiani (Queensland, New South Wales, Victoria e Australian Capital Territory). Dai risultati emerse un numero di marsupiali pari a circa 329 mila esemplari, segnando un declino demografico fosse del 24%. Ma, come detto, il quadro non è omogeneo e a fronte di popolazioni più stabili, ce ne sono altre fortemente a rischio.
In ogni caso i koala erano stati dichiarati specie vulnerabile già dal 2012 e la loro situazione da allora non è mai migliorata. La causa principale? Manco a dirlo la continua scomparsa del loro habitat (le foreste di eucalipto), denunciata nel 2018 da un rapporto del Wwf e del Nature Conservation Council. E non dimentichiamoci siccità e caldo estremo. Contributo: GreenMe.it