Alda D’Eusanio è stata ospite del programma di Rai2 “BellaMa’” di Pierluigi Diaco per parlare del tema spinoso delle parolacce in tv.
La posizione tra i due è diametralmente opposta. Tutto ha inizio nella puntata del 3 novembre quando nel bel mezzo della conversazione l’ospite pronuncia una parolaccia e il conduttore la interrompe dicendosi stupito. “Alda, è un vocabolario che non apprezzo non capisco perchè tu lo stia usando nella mia trasmissione”, dice scandalizzato Pierluigi Diaco.
Alda D’Eusanio non si scompone dicendo: “Io sono fatta così, se la parolaccia rientra nel contesto, la dico”. Il conduttore continua a guardarla con aria di rimprovero e tra i due nasce un battibecco.
Pierluigi Diaco: “Chi conduce ha la responsabilità di mantenere un linguaggio all’altezza delle persone”
Alda D’Eusanio, nuovamente ospite di Pierluigi Diaco nella puntata del 9 novembre, espone il suo punto di vistadicendo che se le parolacce fossero bandite dalla tv, molti comici non potrebbero lavorare e pone l’esempio di Checco Zalone o Antonio Albanese.
Ma il conduttore la interrompe e dice: “Checco Zalone e Antonio Albanese sono autori e non hanno la responsabilità di lavorare tutti i giorni per un’azienda pubblica”. L’ospite riparte all’attacco e argomenta la sua tesi: “Ma loro sono degli esempi, sono degli idoli molto più che fare il conduttore”.
Pierluigi Diaco prova a portare la sua ospite al suo ragionamento: “Ascolta. Un conto sono casi episodici che la televisione ospita e la parolaccia rientra nella sceneggiatura di una parte scritta da questi attori che in qualche modo è funzionale al loro numero televisivo. Un conto è un programma televisivo che entra tutti i giorni nelle case degli italiani, chi conduce ha la responsabilità di mantenere un linguaggio all’altezza delle persone”.
Alda D’Eusanio: “Stai facendo l’insegnantino”
Alda D’Eusanio non ci sta e a quel punto bacchetta il padrone di casa senza mezzi termini. “Non stare a fare il moralista”, tuona l’ospite. Ma Pierluigi Diaco insiste: “Se io do la licenza a uno di loro di utilizzare un linguaggio non all’altezza del pomeriggio della Rai, tutti si sentono liberi di poterlo fare. Stoppare uno, significa educare gli altri”. “La volgarità sta nell’intenzione e nel modo di dire la parolaccia.
Non nella parolaccia in sé. Capito? Poi non stare a fare il moralista che non mi piaci. Stai facendo l’insegnantino”, replica Alda D’Eusanio. Il conduttore vuole avere l’ultima parola e chiude così: “A te non piacerà, ma io lo sono. Io sto esprimendo la mia opinione e te la sto dicendo con rispetto. Ma sono orgogliosamente moralista”.
Pierluigi Diaco: “Alda D’Eusanio ha detto due parolacce che non mi sono piaciute, ma la responsabilità è sua”
L’episodio che ha scatenato la polemica tra Pierluigi Diaco e Alda D’Eusanio è stato ripreso dal tg satirico “Striscia la Notizia”, una circostanza che non è sfuggita a Pierluigi Diaco, che nella puntata del 9 novembre lo sottolinea e chiarisce: “Antonio Ricci, qualche giorno fa, ha mandato in onda uno scambio tra me e Alda nella rubrica cult di Striscia, che è ‘I Nuovi Mostri’.
E giustamente ha mosso una critica che io accetto: l’anno scorso, quando una nostra opinionista, che è Raffaella Ruzzini, si è lasciata andare ad una espressione, neanche volgare, ma colorita, io l’ho fermata in maniera decisa”.
Il conduttore spiega: “Perché l’ho fatto? Perché il cast di un programma televisivo è differente da noi che siamo più navigati. E perché lo dico? Perché se non avessi messo uno stop a quella definizione colorita avrei dato licenza a chiunque di loro di lasciarsi andare a un vocabolario non all’altezza del pomeriggio di Rai 2”.
Poi chiude la parentesi ribadendo: “Il confronto che c’è stato tra me e la D’Eusanio, che è una professionista ed è lei che insegna a me, è evidente, non solo per una questione anagrafica ma esperienziale… la responsabilità di un linguaggio colorito. Lei ha detto due parolacce che a me non sono piaciute, ma la responsabilità è di Alda, che viene ospite un giorno in questa trasmissione e poi…”.