Per Alex Zanardi si è conclusa la seconda notte in terapia intensiva: le condizioni restano gravissimi, ma sono stabili. Rischia di perdere la vista e danni neurologici permanenti ma non sarebbe in pericolo di vita. E ora, sul drammatico incidente che lo ha coinvolto sulla strada provinciale 146 tra Pienza e San Quirico d’Ocia, rilanciati dal Messaggero, emergono ulteriori e decisivi particolari.
Nelle ultime ore gli inquirenti hanno acquisito il video che mostra l’incidente di Zanardi, filmato acquisito dalla procura di Siena che indaga sulla corsa, senza permessi, e sulla scorta. E dal video – girato da un cameraman che seguiva la corsa – emergerebbe che nel momento dell’incidente Zanardi stava.. (Continua…)
filmando con il telefonino. Un testimone spiega: “Riprendeva il panorama, non si è accorto di aver invaso l’altra corsia”. Una doppia conferma: quella del video e quella del testimone, un ciclista di Sinaluga che correva al fianco di Zanardi venerdì pomeriggio, circa l’imprudenza che si sarebbe rivelata fatale per Alex Zanardi.
Tutti con il fiato sospeso, affranti dal dolore, ma con la speranza che quella stabilità dichiarata ieri dai medici duri e sia l’inizio di un percorso che porti l’ex pilota a svegliarsi e riabbracciare la sua famiglia, prima, tutta Italia, poi. Alex è in coma farmacologico, grave ma stabile, e potrebbe avere conseguenze alla vista. (Continua…)
Ma i medici sono prudenti, bisogna aspettare per avere chiaro il quadro neurologico. La moglie Daniela e il figlio Niccolò aspettano notizie dietro il vetro della terapia intensiva dell’ospedale di Siena dove entrano uno per volta. Da Castel Maggiore, mamma Anna risponde al telefono a chi le chiede notizie del figlio. Un dolore grande, insopportabile e innaturale, l’incubo che ritorna, le sensazioni del 2001.
Intanto la Procura di Siena ha aperto un fascicolo per capire, se c’è, chi è il responsabile. Tante cose non sono ancora chiare, una su tutte: il permesso per lo svolgimento della manifestazione “Obiettivo Tricolore”, la staffetta fondata da Zanardi per unire l’Italia dopo il coronavirus. Gli inquirenti sono al lavoro per capire se servisse più sicurezza o chiudere la strada al traffico. Per ora nel registro degli indagati, per lesioni gravissime colpose, solo l’autista del camion, risultato negativo ai test di alcol e droghe.