Alfonso Signorini è stato ospite di Silvia Toffanin nel salotto di “Verissimo”. Il conduttore del “Grande Fratello” ha raccontato particolari inediti della sua vita privata ma non ha perso neanche l’occasione di rispondere alle dichiarazioni di Pupo.
Il cantante, qualche giorno fa, in un’intervista a “La Repubblica”, aveva rinnegato la sua partecipazione al reality nella veste di giudice. Pupo aveva usato parole molto dure e sgradevoli arrivando a dire: “Io non avevo la forza di guardarlo per quanto mi faceva cag*re”. La conduttrice ha dato la possibilità di replicare al suo ospite, che ha manifestato il suo dispiacere per le parole del cantante.
“Per me è stata una doccia fredda. Io con Pupo ho sempre avuto un ottimo rapporto, e sentirmi dire da lui certe cose sul mio programma mi ha freddato”, ha detto Alfonso Signorini. “Io credo che Pupo sia libero di esprimere le proprie opinioni. ‘Il Grande Fratello’ può piacere come non può piacere. Però c’è un però. La mancanza di gratitudine non mi è piaciuta”, ha aggiunto.
“Caro Pupo, sputare in un piatto in cui tu hai mangiato non è molto elegante”
Poi l’ospite di Silvia Toffanin ha sbugiardato Pupo: “Lui ha detto una cosa non esatta. Ha detto ‘ho accettato perché c’era la pandemia e non c’era altro da fare’. Non è vero che quando lui ha iniziato c’era la pandemia. Non era ancora scoppiato il Covid.
Se un programma ti fa così schifo come hai dichiarato, non rinnovi un contratto per una seconda volta. Quindi caro Pupo, te lo dico senza polemica, sputare in un piatto in cui tu hai mangiato molto abbondantemente, visto come eri pagato, non mi sembra elegante”. La conduttrice ha poi chiesto ad Alfonso Signorini, solitamente molto riservato, di parlare della sua storia d’amore con Paolo Galimberti. “Io credo che un angolino di privato uno se lo debba sempre ritagliare – ha esordito -.
Un’isola dove nessuno possa entrare”. Poi ha ammesso: “Ho un amore vero, con la a maiuscola. Sono fortunato. Il nostro amore è nato 23 anni fa su una chat di Tiscali. Non erano chat gay, erano chat di incontri. Io mi chiamavo ‘Perlage’ e lui ‘Traveller68’. Dopo avermi visto però, in tv mi ha bloccato. Dopo due settimane si è rifatto vivo lui e da quel momento non ci siamo più lasciati”.
Ho lasciato il mio compagno con un’intervista. E’ sparito per un anno e mezzo”
La coppia ha attraversato un momento di crisi. I due non si sono più visti per oltre un anno. “E’ successo due anni fa – ha raccontato il conduttore – eravamo in un momento particolare, si era interrotto il dialogo tra di noi. Non avevo il coraggio di dirgli che non potevamo andare avanti.
Dato che avevo un’intervista al ‘Corriere della Sera’ ho pensato bene di così, rispondendo alla frase ‘come va con l’amore’ dicendo ‘malissimo, mi sono lasciato con il mio compagno dopo vent’anni’”. “Lui ha letto il Corriere e non sapeva niente – ha aggiunto – ci è rimasto malissimo e per un anno e mezzo non si è più fatto sentire.
Poi gli ho chiesto scusa, siamo usciti e lui mi ha detto ‘tu ti sei comportato da vigliacco, e io non te lo perdonerò mai. Però sappi che nonostante tutto io ti amo e ti amerò fino all’ultimo giorno della mia vita’”.
“Ho fatto coming out in famiglia a 31 anni, per amore di Paolo”
Da quel momento sono tornati insieme e adesso sembra esserci anche un progetto di matrimonio. “Ho fatto coming out in famiglia molto grande – ha svelato il conduttore – a 31 anni, proprio perché ero innamorato di Paolo, non volevo dare ai miei genitori un dispiacere, invece loro lo hanno amato”.
“Sul matrimonio sono possibilista visto che non vorrei nessun altro accanto se non lui, perché non continuare il nostro cammino insieme se Dio vuole…”, ha ammesso Alfonso Signorini. A quel punto Silvia Toffanin ha lanciato la proposta di un matrimonio in diretta televisiva, ma il suo ospite ha dichiarato: “Intanto ti do il nome della testimone… Marina, tua cognata”.
“Wow, bello! Allora aspettiamo”, ha commentato la padrona di casa. Alfonso Signorini presenterà il suo libro “Troppo fiera e troppo fragile” il 12 dicembre al “Teatro alla Scala” di Milano. Un libro dedicato alla figura di Maria Callas, alla sua arte e alla sua vita tormentata, in occasione dei cento anni dalla sua nascita.