Andrea Camilleri avverte Matteo Salvini: “Attenzione Mussolini fu acclamato dalle stesse persone che poi lo appesero”

di redazione

Andrea Camilleri avverte Matteo Salvini: “Attenzione Mussolini fu acclamato dalle stesse persone che poi lo appesero”

| lunedì 24 Settembre 2018 - 01:44

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Andrea Camilleri avverte Matteo Salvini: “Attenzione Mussolini fu acclamato dalle stesse persone che poi lo appesero”

Il celebre scrittore del Commissario Montalbano, intervistato nella puntata di apertura della nuova stagione di “Circo Massimo” ha rilasciato aspre considerazioni sul governo in carica soffermandosi, in particolar modo, su Matteo Salvini.


Il celeberrimo scrittore Andrea Camilleri è stato ospite nella puntata di apertura della nuova stagione di “Circo Massimo“, in onda su Radio Capital.

Intervistato da Jean Paul Bellotto e Massimo Giannini lo scrittore ha rilasciato alcune osservazioni in merito alla situazione politica soffermandosi, in particolar modo, su Matteo Salvini: “Sono vissuto tanto da sentire le acclamazioni al teatro milanese a Benito Mussolini da quelle stesse persone che lo appesero sulla tettoia di un benzinaio. Attenzione ai grandi consensi. I grandi consensi irrazionali sono come le passioni irrazionali. Facile passare dalla grande passione amorosa all’odio.” Una frase sicuramente destinata a far discutere.

Ritorno al passato

Lo scrittore intende restituire le onorificenze perchè a 90 anni si percepisce, oramai, estraneo alla sua patria, come italiani, secondo lui, siamo cambiati, prima ci spacciavamo per brava gente, uno specchietto per le allodole, adesso non possiamo neppure fingere di esserlo.

Camilleri ha parlato della sua giovinezza vissuta sotto il regime fascista: “Rischiamo di tornarci. Molto spesso vengono a trovarmi ragazzi del liceo e mi chiedono di spiegargli il fascismo. Mi atterrisce che la scuola o chi ne fa le veci non spenda una parola, o la spenda male, sul fascismo. E ho paura che l’araba fenice possa rinascere, non dalle sue ceneri ma dall’ignoranza”.

Camilleri e la sua ostilità verso il M5S

Conversando sulla possibile alleanza tra il il ministro dell’Interno italiano e il premier ungherese Viktor Orban, Camilleri ha confessato che, anni fa, il governo ungherese gli ha inviato un attestato, che conserva appeso al muro del suo studio, in cui lo ringraziavano per l’aiuto ai profughi ungheresi: visto quello che sta facendo Orban, il disprezzo che nutre per il suo operato, vorrebbe restituirlo perchè alzare muri non significa solo chiudersi in casa, l’avvenire è per forza di cose un rinnovamento di pensiero.

Lo scrittore non ama certamente neppure il Movimento 5 Stelle, e secondo lui son bastati pochi mesi di governo per dimostrare la loro subalternità alla Lega. Camilleri osserva che i pentastellati non hanno mai preso provvedimenti di sinistra, Salviniimpera e fa dei diktat, mentre il M5S segue a rimorchio, quindi il movimento, non ha esplicato, o non ha voluto esplicare, la funzione coerente con il suo mandato.

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