Ricordate il “trio di virologi” – Andrea Crisanti, Matteo Bassetti e Fabrizio Pregliasco – poche settimane fa intento a cantare “Sì sì vax, vacciniamoci” a Un giorno da Pecora, su Radio Rai 1? Ebbene, almeno tra due di loro l’idillio sembra scricchiolare.
Interpellato da Massimo Giletti a Non è L’Arena, infatti, Crisanti ha duramente criticato la proposta di Bassetti di non fornire più i dati quotidiani sui contagi, perché creerebbero nei cittadini ansia e confusione. Il docente di microbiologia dell’Università di Padova ha usato una metafora automobilistica per smontare la tesi del collega, infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova:
“Quando lei va in autostrada – ha spiegato Crisanti – per capire se va troppo veloce guarda l’indicatore di velocità, così sa se è in una situazione di pericolo o meno. La stessa cosa vale per la pandemia. Uno degli indicatori del cruscotto della pandemia è il numero dei casi, quindi l’incidenza e l’Rt.
Il numero delle persone che finiscono in ospedale o in rianimazione è un effetto collaterale della diffusione del virus”. Secondo Crisanti, dunque, quella di Bassetti è stata una dichiarazione da “analfabeta di epidemiologia”. Parole testuali.
Bassetti: “Stop ai report quotidiani”
Ma cosa aveva detto Bassetti? Il primario di Malattie Infettive di Genova ieri ha dichiarato: “Questa modalità di gestione del Covid deve cambiare. Non dobbiamo continuare a contare come malati di Covid quelli che vengono ricoverati per un braccio rotto e risultano positivi al tampone. Bisogna anche finirla col report serale, che..
non dice nulla e non serve a nulla se non mettere l’ansia alle persone, siamo rimasti gli unici a fare il report giornaliero”. Non si è fatta attendere un riscontro dal Governo. Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha infatti commentato a stretto giro: “Condivido la posizione di Matteo Bassetti circa l’inutilità di un report giornaliero dei contagi, perché il numero dei contagi di per sé non dice nulla. Da parte mia ho proposto anche al ministro della Salute di fare una riflessione sull’attuale sistema di report”, ha detto.