Anna Maria Franzoni e il marito sono tornati nella villa dove fu ucciso il figlio Samuele nel 2002. Tre giorni di vacanza per festeggiare il Capodanno, poi di nuovo a casa tra le montagne dell’Appennino. La chiamavano «la bimba». E la bimba è tornata. Vent’anni dopo nella stessa casa. Ha preso il sole accanto al marito, è stata seduta al caldo del camino.
Dal giardino hanno sparato fuochi d’artificio nel cielo, la notte di Capodanno. Annamaria Franzoni e Stefano Lorenzi hanno trascorso tre giorni nella villetta di Cogne in frazione Montroz, la numero 4, la casa più famosa nella tragica galleria dei delitti italiani. Una presenza discreta anche se nella piccola Cogne la voce è corsa rapidamente.
Anche perché non è la prima volta che accade. Altre volte la coppia è tornata a Montroz. Ma nessuno vuole mai dare troppo risalto, soprattutto per evitare di rianimare “il circo delle televisioni” come sottolinea qualcuno in paese. Poi Anna Maria è tornata nel suo paese d’origine, alla sua attività di imprenditrice del turismo che gestisce anche con l’aiuto del fratello più piccolo di Samuele.
D’altronde la villetta – diventata in questi anni teatro di un turismo del macabro – è rimasta di proprietà della famiglia Franzoni dopo che nel novembre del 2020 il tribunale di Aosta ne aveva disposto la vendita all’asta come da richiesta dell’avvocato Carlo Taormina che vantava 275 mila euro di parcelle non pagate.
Ma l’asta già fissata per il 19 febbraio 2021 era stata sospesa per poi essere annullata pochi mesi dopo. Il giudice aveva deciso che la villetta dell’orrore – come più di un giornale aveva ribattezzato la casa nel ricordo dell’omicidio commesso la mattina del 30 gennaio di vent’anni fa – restava di proprietà della famiglia Lorenzi-Franzoni.
Il tribunale aveva dichiarato estinta la procedura esecutiva partita su richiesta dell’avvocato Carlo Taormina, ex legale di Annamaria Franzoni e suo creditore. Il provvedimento era arrivato al termine di un periodo di sospensione dell’asta, scattato nell’ambito di un accordo tra le parti.