Nell’immagine vedete due piastre in cui sono stati coltivati dei batteri. I dischetti contengono diverse molecole di antibiotico: più è grande l’alone vuoto intorno, più vuol dire che il farmaco è efficace. Nella piastra sulla destra sono cresciuti batteri resistenti, che riescono a sopravvivere anche nelle immediate vicinanze di un farmaco che dovrebbe ucciderli. Immaginate di avere una polmonite, prendere un antibiotico e anziché migliorare, continuate a stare male e addirittura peggiorate. Ecco, questa è l’antibiotico-resistenza.
Nella sola Unione Europea, ogni anni 4 milioni di pazienti contraggono un’infezione da parte di un batterio resistente agli antibiotici. Di questi, circa 25.000 muoiono. Poi aggiungiamo il problema che la messa a punto di nuovi antibiotici è sempre più difficile e costosa, pertanto non ci sono nuovi investimenti in questo campo di ricerca. I batteri diventano sempre più resistenti agli antibiotici, e noi non riusciamo a sintetizzarne di nuovi altrettanto velocemente.
Abbiamo solo un modo per evitare che le nostre uniche armi diventino inefficaci: usarle bene, quindi:
- non assumete antibiotici per il raffreddore o in corso di sintomi influenzali: sono patologie virali, non batteriche!
- Non assumete antibiotici di cui siete già in possesso (leggi punto successivo) a random al primo mal di gola: fatevi SEMPRE visitare prima da un Medico!
- Seguite alla lettera la prescrizione medica e non interrompete la terapia al primo miglioramento dei sintomi: se ci fate caso, le confezioni degli antibiotici contengono compresse o bustine del numero giusto per terminare la terapia. Se in casa avete qualche scatola con dentro 3-4 compresse di antibiotico “avanzato” vuol dire che avete fatto male un trattamento, quindi prima schiaffeggiatevi, poi portatele in farmacia per lo smaltimento, e la prossima volta finitele!
- Non gettate gli antibiotici nella normale immondizia, o gli sciroppi antibiotici per bambini nel water: li disperdete nella natura, e diluendosi diventano perfetti per selezionare specie resistenti. I farmaci non usati vanno sempre smaltiti correttamente, riportandoli in farmacia o gettandoli nell’apposito contenitore dei farmaci scaduti.
Quando nel nostro corpo circola un antibiotico al dosaggio sbagliato, o quando non c’è una reale infezione batterica da combattere, succede che molti batteri muoiano, mentre altri “miracolosamente” (vuoi per mutazioni casuali, vuoi per mutazioni acquisite da altri batteri già mutati nelle vicinanze) si “selezionino”, si salvino. Questi sopravvissuti, al prossimo giro di antibiotico, non subiranno alcun effetto. Non è un caso che oggi tra i batteri resistenti più temibili ci sia proprio l’Escherichia coli, che vive normalmente nel nostro intestino: ci stiamo talmente imbottendo di antibiotici che stiamo pian piano trasformando i nostri amici nei nostri nemici.
Quindi fatemi una cortesia: usateli bene sti farmaci, e se per un raffreddore il medico vi consiglia subito un antibiotico, magari senza visitarvi… beh, fate prima a cambiare medico.