Anziano ucciso da baby gang, l’avvocato: “Sono ragazzi normali, figli di famiglie a modo”
L’avvocato di sette dei 14 giovani che avrebbero picchiato e rapinato Antonio Cosimo Stano, causandone anche la morte dopo 18 giorni di agonia: “Sono tutti ragazzi normalissimi, studenti di liceo nati e cresciuti a Manduria in contesti familiari a modo, figli di commercianti e impiegati pubblici”.
Lorenzo Bullo, il legale che assiste sette dei quattordici giovanissimi della baby gang sospettata di aver causato la morte di Antonio Cosimo Stano, l’anziano picchiato e rapinato poi deceduto dopo 18 giorni di agonia all’ospedale Giannuzzi, in un’intervista all’Adnkronos ha dichiarato: “Sono tutti ragazzi normalissimi, studenti di liceo nati e cresciuti a Manduria in contesti familiari a modo, figli di commercianti e impiegati pubblici”. Il legale – che difende sei minorenni e un maggiorenne, ha aggiunto: “Tutti quelli che si sono avvicinati a questa vicenda, mandando, ricevendo o inoltrando video e messaggi sui due gruppi whatsapp in esame sono coinvolti. Per il momento la Procura, che ha secretato gli atti, ha sequestrato tutti i cellulari e non possiamo far nulla. Da parte mia ho nominato il medico legale di parte, il dottor Massimo Brunetti, che dalle 15 sta partecipando all’autopsia sul corpo della vittima. Domani sapremo qualcosa di più. Certo, bisognerà valutare la sussistenza del nesso di casualità tra quanto avvenuto e il decesso, a 18 giorni di distanza dal ricovero, valutare le cartelle cliniche dei primi ricoveri, le analisi del sangue. Aspettiamo l’esito delle indagini, ad oggi senza aver avuto accesso ad alcun atto”.
Stando a quanto emerso Stano soffriva di disagio psichico e per questa ragione era stato preso di mira da tempo dalla baby gang. In altre circostanze infatti l’uomo sarebbe stato bullizzato, sempre nella sua casa e sempre da parte dello stesso gruppo di adolescenti. A trovarlo seduto immobile su una sedia lo scorso 6 aprile sono stati gli agenti del locale Commissariato che erano intervenuti nella casa a seguito di alcune segnalazioni da parte dei vicini, preoccupati perché non lo vedevano da giorni. E’ probabile che su quella sedia il 66enne giacesse da giorni senza alimentarsi. L’uomo era stato soccorso e portato in ospedale dove era stato ricoverato e sottoposto anche a due interventi chirurgici per suturare una perforazione gastrica e per una emorragia intestinale, ma purtroppo si è rivelato tutto inutile.