L’uomo che ha sparato per uccidere Salvatore Nurcaro in piazza Nazionale ed ha colpito, ferendola gravemente, la piccola Noemi, di 4 anni, sarebbe stato identificato da una serie di riscontri provenienti dalle telecamere di videosorveglianza in zona Miano, periferia Nord di Napoli. L’arresto ora potrebbe davvero essere questione di ore.
L’intera via Miano è poco più di tre chilometri e mezzo, partendo da Capodimonte e arrivando al Limitone d’Arzano; da piazza Nazionale sono poco più di 6 chilometri, meno di un quarto d’ora con la moto, se si va veloci. Non è più come un tempo: un mezzo che sfreccia da un punto all’altro della città è tracciato in mille modi. Non tutti precisi, non tutti nitidi, ma è tracciato.
E così, se l’uomo che venerdì 3 maggio ha esploso 4 colpi di pistola contro Salvatore Nurcaro in piazza Nazionale a Napoli, ferendo lievemente una donna e in maniera gravissima una bimba di quattro anni, Noemi, è stato immortalato da almeno due telecamere di videosorveglianza in loco, la sua fuga è stata registrata da molti altri occhi elettronici. La notizia è che grazie alla videosorveglianza gli inquirenti con ragionevole certezza dovrebbero sapere chi è questo criminale.
Lo sanno perché sono riusciti a identificare un numero di targa, quello della moto; lo sanno perché sono riusciti perfino a comparare la suola delle scarpe del maldestro killer con quella di un uomo che sfrecciava in uno spiazzo di Miano, periferia Nord di Napoli. La certezza, fin quando non saranno strette le manette ai polsi di questo criminale non c’è. Però, a quanto apprende Fanpage.it da fonti qualificate, la più classica delle affermazioni nel gergo poliziesco, ovvero “ha le ore contate”, stavolta ha davvero ragion d’essere.
Nurcaro potrebbe svelare assassino e movente
C’è anche un altro dato: Nurcaro, il bersaglio originario, pur in condizioni non certo buone (è stato colpito quattro volte), potrebbe essere presto in grado di rivelare agli inquirenti l’identità dell’aggressore. Da giorni ormai negli ambienti della questura di Napoli e in procura si segue la pista della “vendetta personale” per motivi economici. Inevitabile la domanda: si tratta di camorra? Difficile rispondere oggi, sulla base degli elementi attualmente in possesso degli inquirenti. Di certo è un tentato omicidio che matura in un ambiente criminale legato alla malavita organizzata. E in una situazione di ‘gang di camorra’, ovvero di una disgregazione totale della piramide criminale di boss e luogotenenti tipica degli anni Ottanta, ragionare per vecchi schemi non aiuta a ricostruire il quadro coevo delle azioni criminali, perfino degli omicidi.
Noemi ferita : il video del killer
Poche ore dopo l’agguato Fanpage.it pubblicava il video dell’azione criminale di piazza Nazionale: il killer ha atteso un pregiudicato, ha sparato all’impazzata una pallottola, ha colpito nonna e bambina, perforando i polmoni di quest’ultima. Il criminale ha scavalcato due volte la bimba priva di sensi a terra: la prima per raggiungere il suo obiettivo, colpito 4 volte e non ucciso sul colpo, la seconda per scappare via.