Armando del Re rompe il silenzio e chiede aiuto: «Io non c’entro nulla, così mi massacrano»

di redazione

Armando del Re rompe il silenzio e chiede aiuto: «Io non c’entro nulla, così mi massacrano»

| domenica 12 Maggio 2019 - 10:37

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Armando del Re rompe il silenzio e chiede aiuto: «Io non c’entro nulla, così mi massacrano»

Ha risposto alle domande del giudice e si è difeso per oltre un’ora. Armando Del Re replica alle accuse di essere il responsabile dell’agguato di piazza nazionale culminato nel ferimento della piccola Noemi: Non sono io quello del video – ha spiegato – abito nella zona delle Case nuove, quel giorno ero in casa o con i miei parenti, ha spiegato al Gip Alessandro Buccino Grimaldi. E al suo avvocato, il penalista napoletano Claudio Davino, ha spiegato: “i giornali mi stanno massacrando per questa storia della piccola ferita, ma non c’entro, quando questa storia finirà, sarò un uomo massacrato”.

L’indagato è stato arrestato ieri in un autogrill in provincia di Siena. Era in auto con la mamma e la sorella. Anche il fratello Antonio è stato raggiunto dal decreto di fermo emesso dalla Procura di Napoli. Il giovane avrebbe aiutato Armando nella pianificazione del raid di piombo. L’obbiettivo dell’agguato sarebbe stato Salvatore Nurcaro.

Secondo quanto riporta il Mattino, la bimba, una volta sveglia avrebbe domandato perché si trovasse in ospedale. Noemi è cosciente ha saputo dire il suo nome e la sua età. Il medico primario, Massimo Cardone, insieme alla famiglia, le ha spiegato che ha avuto un incidente, senza entrare nei dettagli.

“Sono stato io, per rompere il ghiaccio, a chiedere quali fossero le sue bambole preferite – ha spiegato a Il Mattino Massimo Cardone -. È una bella bambina, veramente una bella e dolce bambina. Come tutti quelli che assistiamo qui con la stessa dedizione.

Ad un certo punto le ho chiesto di tossire per almeno tre volte. Lei lo ha rimarcato subito e al mio insistere si è spazientita e mi ha liquidato come uno scocciatore”. Il processo di riabilitazione è ancora lungo pertanto la prognosi resta riservata, ma intanto la piccola è stata estubata, anche se continua ad essere assistiti da una mascherina di ossigeno.

Al momento pare che Noemi non ricordi nulla di quanto accaduto venerdì nell’agguato che le ha quasi strappato la vita, alla quale la piccola si è attaccata con forza riuscendo a vincere.

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