Autista Bus in fiamme: “Le mie figlie sono morte in mare e voi dovete bruciare”

di redazione

Autista Bus in fiamme: “Le mie figlie sono morte in mare e voi dovete bruciare”

| giovedì 21 Marzo 2019 - 08:58

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Autista Bus in fiamme: “Le mie figlie sono morte in mare e voi dovete bruciare”

Le mie figlie sono morte in mare e voi dovete bruciare“. Con queste parole ha motivato il suo gesto l’autista che questa mattina, nei pressi di San Donato Milanese, ha dato fuoco a un bus pieno di studenti delle medie dopo averli presi in ostaggio e legati. A riferirlo è uno dei 51 studenti della Scuola Media Valiati di Crema che si trovava sul bus della società Autoguidovie  andato a fuoco sulla Paullese, alla periferia di Milano: “Ha detto che sono morte nel mare e che noi dovevamo passare la stessa cosa bruciando nell’autobus” ha riferito uno di loro, Kevin.  L’autista, il 47enne Ousseynou Sy, è cittadino italiano dal 2004 ma di origini senegalesi.

E’ da 15 anni dipendente della Autoguidovie. L’uomo si è recato a prendere la scolaresca dopo un’attività fuori dalla scuola. Niente di strano in apparenza, una giornata come un’altra, che tuttavia poteva diventare una delle più tragiche della storia d’Italia recente. L’uomo, invece di riaccompagnarli, ha dirottato il mezzo dirigendosi verso l’aeroporto di Linate con l’intenzione di compiere una strage verso decine di persone indifese. Ai Carabinieri che lo hanno arrestato ha detto di voler vendicare i naufragi nel Mediterraneo, parlando con i ragazzini sembra che la questione sia più personale, avendo lamentato l’uomo un lutto, per la perdita di tre figlie. Quanto sia verosimile questo dettaglio è tutto da verificare. Rimane il gesto folle ed il sollievo per una tragedia sfiorata.

Il Sindaco di Crema, Stefania Bonaldi – nota anche per la sua opposizione al Decreto sicurezza – citta per  la quale la ditta svolge l’attività di trasporto pubblico non ha saputo rispondere sulle ragioni per cui un pregiudicato, quale l’autista è risultato essere, gli sia dtata affidata la guida di mezzi scolastici. “Quelli davanti al pullman sono stati ammanettati. A un mio amico per sbaglio ha tagliato la pelle” è stato il racconto di Kevin.

I Carabinieri hanno spiegato che i ragazzi all’interno del bus  sarebbero stati legati da un’insegnante su ordine dell’autista: la docente avrebbe tuttavia stretto i polsi di alcuni di loro in modo blando, con fascette di plastica, in modo che potessero slegarsi facilmente. Anche gli insegnanti “sono stati legati sia alle mani sia alle gambe e non hanno fatto tantissimo” ha detto Kevin. A dare l’allarme sono stati due suoi compagni di scuola, senza farsi scoprire.

Il bus è stato poi intercettato dai Carabinieri sulla Paullese: il conducente ha speronato una gazzella ma ha poi fermato il mezzo. Prima di scendere ha dato fuoco con un accendino a del liquido infiammabile a bordo del bus, ma i carabinieri sono riusciti a salvare tutti gli studenti e le persone a bordo sfondando un finestrino. Il ragazzino ha riferito che l’autista del bus “aveva il coltello e la pistola”.

“Ho avuto paura di morire”, ha detto Kevin, che ha poi riferito che il 47enne “non ha detto perché voleva andare all’aeroporto”. Il procuratore di Milano Francesco Greco ha reso noto che è stato aperto un “fascicolo per strage e sequestro di persona, con l’aggravante del terrorismo“. L’autista dovrà rispondere anche di incendio e resistenza. Intanto il Ministro dell’Interno Matteo Salvini annuncia che domani invierà “una circolare a tutti i sindaci: chi lavora con il pubblico, specie con i ragazzini, porti la fedina penale. Serve il certificato penale obbligatorio”. Nessun commento sulla tentata strage da parte dell’ex Presidente della Camera Laura Boldrini. Il sindaco PD di Cremona, Stefania Bonaldi, per una volta potrà essere d’accordo con il Ministro, se lo vuole.

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