Dopo un lockdown durato quasi due mesi, il giorno tanto atteso sta per arrivare. Lunedì 4 maggio ripartono gran parte delle attività produttive e industriali «prevalentemente votate all’export», si rimettono in moto il settore dell’auto e il manifatturiero, la moda, il tessile e i cantieri edili. E le persone si riprendono un pezzo della loro libertà. Sarà possibile muoversi all’interno della regione di residenza, passeggiare anche lontano da casa e andare a trovare una persona cara.
Per gli spostamenti per motivi di lavoro e le passeggiate non è più indispensabile l’autocertificazione. Rimane «uno dei modi consentiti per giustificare l’uscita». Per recarsi al lavoro, a chi lo possiede sarà sufficiente il tesserino. Il sito di Palazzo Chigi ha pubblicato le novità del Dpcm 26 aprile e risposto ai tanti dubbi che avevano sollevato anche polemiche politiche. (Continua…)
Chi sono i congiunti – I coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado. E qui la Presidenza del Consiglio, per evitare incomprensioni e contrasti, prova a specificare ancor meglio. Chi sono i parenti fino al sesto grado? Ad esempio «i figli dei cugini tra loro». E gli affini fino al quarto grado? Per esempio, «i cugini del coniuge». E l’incontro è massimo tra due persone. Palazzo Chigi ha poi chiarito che gli amici «non sono affetti stabili» e che pertanto in questa fase non è possibile incontrarli.
Negozi e prodotti – Riparte il commercio di autoveicoli, ma negozi che non vendono generi alimentari restano chiusi. Però la limatura di Palazzo Chigi ha messo in luce delle novità. Nelle Faq si legge che «è consentita la consegna di prodotti a domicilio», purché al momento della consegna siano evitati contatti personali a distanza inferiore a un metro: e quindi scarpe, abiti, accessori e altri beni potranno essere acquistati a distanza. (Continua…)
Servizi d’asporto in auto – Bar e ristoranti dovranno attendere, ma oltre alla consegna di pizze e pasti a domicilio sarà possibile «il servizio di asporto fatto in auto», che Palazzo Chigi chiama “drive through”, cioè la possibilità da parte delle aziende di ristorazione di consegnare pietanze cucinate presso l’auto del cliente: «Mantenendo la distanza di almeno un metro e rispettando i divieti di consumare i prodotti sul posto di vendita e di sostare nelle immediate vicinanze».
Messe – Ancora aperta la questione delle funzioni religiose. Giuseppe Conte sta maturando l’idea di consentire la celebrazione delle messe, purché con un numero limitato di persone. Ma gli scienziati sono dubbiosi, il tema è delicato e Palazzo Chigi si prende ancora un po’ di tempo per decidere (Articolo in aggiornamento…)