Schiaffi, insulti e strattonamenti all’anziana ultranovantenne che aveva l’incarico di assistere a Ostuni: per questo una badante 51enne di nazionalità rumena è stata arrestata e portata in carcere dalla polizia con le accuse di maltrattamenti e violenza domestica, in applicazione del Codice rosso.
Le indagini sono state condotte dagli agenti dopo una denuncia presentata dal figlio dell’anziana, preoccupato per alcuni lividi notati sul corpo della madre gravemente malata. Nell’abitazione in cui vive l’anziana sono state installate telecamere che hanno documentato quanto accadeva quando la badante rimaneva da sola con l’ultranovantenne.
L’anziana mamma di più di novanta anni presentava lividi sospetti sul corpo e così il figlio, preoccupato, si è recato dalla polizia di Stato e ha presentato una denuncia. Una denuncia che ha fatto scattare delle indagini e che ha ora portato all’arresto di una donna che lavorava come badante presso l’abitazione della vecchietta.
È accaduto a Ostuni, nella provincia di Brindisi, e in manette è finita una cinquantunenne di nazionalità rumena, con regolare permesso di soggiorno in Italia, che aveva il compito di prendersi cura dell’anziana gravemente malata. E che invece, secondo quanto accertato nel corso delle indagini, utilizzata metodi violenti nei confronti della signora. Le telecamere installate dalla polizia nell’abitazione in cui vive l’anziana hanno infatti svelato tutte le violenza della badante.
La badante prendeva a schiaffi e insultava l’anziana malata
L’anziana subiva ripetutamente schiaffi, insulti, strattonamenti da parte della cinquantunenne ogni volta che le due donne restavano sole in casa. In un video diffuso dalla polizia si vede la badante aiutare la nonnina ad alzarsi, appoggiarla al girello, salvo poi strattonarla e darle schiaffi.
Nella giornata di ieri la Polizia di Stato ha arrestato la badante e l’ha portata in carcere con le accuse di maltrattamenti e violenza domestica, in applicazione del Codice rosso. Le indagini avviate e coordinate dalla Procura della Repubblica di Brindisi hanno fatto sì che si arrivasse a evidenze probatorie tali che, condivise con il gip, sono sfociate in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico della badante, attualmente rinchiusa nel carcere di Lecce.