Lei è Melissa ed è una blogger di 39 anni. Melissa nasce con una patologia molto rara, la sindrome di Freeman-Sheldon, definita anche come sindrome della “faccia da fischiatore”, che causa delle serie anomalie ossee, che portano ad alterazioni dell’aspetto.
Per questo motivo la sua vita non è mai stata molto semplice e non solo perché, si è sottoposta a quasi 30 interventi abbastanza delicati, ad oggi, ancora non riesce a camminare ma soprattutto perché fin dalla tenera età è stata vittima di bullismo e discriminazione.
La rivincita di Melissa
Non solo da piccola: Melissa Blake è finita al centro dell’attenzione dei media a causa degli attacchi da parte degli hater. Non è stato per nulla facile per lei accettarsi così com’è e a questo si sono aggiunte le critiche feroci che è costretta a leggere tutti i gironi sui social. Una delle frasi che le ha fatto più male Come quando qualche tempo fa, quando le è stato detto che era “troppo brutta per mostrare il suo viso e per scattarsi dei selfie”.
Ma lei in qualche modo ha sempre trovato la forza di reagire. E infatti si è laureata in giornalismo, ha creato un blog chiamato “So About What I Said” ed è diventata l’icona della normalizzazione della disabilità. Il suo obiettivo è quello di vivere una vita “comune” da essere umano e non come una donna disabile. Si dice sicura che i pregiudizi e le crudeltà non avranno mai la meglio sull’amore.
Melissa sfila sulla sua sedia a rotelle
L’ultimo episodio si è verificato nei giorni scorsi, dopo tanti attacchi di cattiveria gratuita, Melissa si è presa la sua rivincita: lunedì scorso è stata tra i protagonisti della sfilata che si è tenuta a New York The Runway of Dreams Foundation. Per celebrare l’inclusività, sono stati 25 modelli disabili a presentare le nuove linee di abbigliamento adattivo firmate da marchi come Tommy Hilfiger, dando grande prova del fatto che la moda si sta aprendo sempre di più anche a chi è diverso.
Melissa Blake ha sfilato nella sua sedia a rotelle con dei jeans e una pelliccia, dimostrando così a tutti che la sindrome di cui è affetta non deve essere considerata un limite. Inoltre sul suo profilo Instagram, al termine dello show, ha scritto : “Non riesco ancora a credere di aver fatto la modella alla New York Fashion Week e di aver indossato questo fantastico completo di @zapposadaptive !! Grazie a The Runway of Dreams per aver mostrato che l’inclusione della disabilità è l’ultimo traguardo della moda ed è sempre in tendenza”.