Lo chef Paolo Tizzanini è stato il primo ad annunciare sui social la scomparsa di Beppe Bigazzi. Era già trascorso qualche giorno dalla sua morte, ma la notizia non era stata diffusa per
volere dello stesso esperto di gastronomia, che, prima di spegnersi, aveva chiesto venisse mantenuto il riservo. Per questo al suo funerale c’erano solo 20 persone. Lo racconta lo stesso Tizzanini, amico di Bigazzi e tra i pochi presenti quel giorno: (Continua…..)
Si legge su Fanpage: “Giuseppina mi aveva detto che, per volontà di Beppe, non avremmo dovuto dire nulla agli amici prima delle esequie. Beppe ha voluto funerali privati e aveva disposto che vi partecipassero solo i figli, la moglie, altre poche persone, io e mia moglie Daniela.
Nessun altro. Ha scelto di andarsene tranquillamente, senza troppi clamori. Si era ritirato a vita privata dal momento in cui aveva deciso di chiudere con la televisione ma la sua mente è stata lucidissima fino all’ultimo giorno” Sui giornali locali è stato scritto che Bigazzi era malato da tempo, ma Tizzanini nega questa ricostruzione. (Continua…..)
“Beppe non era gravemente malato, com’è stato scritto. Aveva avuto un problema di salute di quelli che capitano a chi ha 80 anni ma l’aveva superato abbastanza bene. La mia impressione è che abbia voluto morire. Aveva smesso di mangiare. La sua non era la cartella clinica di un malato terminale. Non lottava contro alcun male. Ha scelto di lasciarci in modo sereno. Non era intubato o gravemente malato”
Bigazzi, dunque, si sarebbe lasciato morire: ″È una persona che ha avuto il coraggio di decidere per se stesso fino all’ultimo e va rispettato anche per questo. Con la sua intelligenza e la sua saggezza, avrebbe potuto vivere fino a 200 anni. Ha scelto di andare via in maniera serena”.