Gironzolando per la rete, in particolar modo sui social network, non è raro imbattersi in storie molto particolari che, seppur non recenti, vengono condivise anche a distanza di molto tempo. Proprio ieri uno dei miei contatti facebook ha condiviso la storia della piccola Mya Whittington, una vicenda molto strana che inizialmente farebbe gridare alla bufala ma che, al contrario, si è rivelata vera al punto da attirare l’attenzione dei media.
La vicenda ha avuto luogo qualche anno fa a Hutchinson, città statunitense nonché capoluogo della Contea di Reno in Kansas. La protagonista è per l’appunto Mya Whittington, una bambina che all’epoca dei fatti non aveva ancora compiuto 7 mesi. Era l’8 dicembre quando i genitori di Mya Whittington notano un anomalo gonfiore sul collo della piccola, nella zona appena sotto la mascella. (Continua…)
Preoccupati decidono di portare la bambina al pronto soccorso dell’Hutchinson Regional Medical Center. Una volta giunti presso il presidio medico, la diagnosi è presto fatta: i dottori che la visita ipotizzano infatti che sia una ghiandola gonfia e propendono per la somministrazione di antibiotico. La famiglia viene poi rimandata a casa. In seguito, dopo aver notato uno strano brufolo apparso sulla zona gonfia, che nel frattempo aveva raggiunto le dimensioni di una pallina e mezza da golf, la nonna di Mya Whittington riporta la piccola in ospedale.
Dopo averla visitata, il medico le diagnostica un’infezione da stafilococco sui linfonodi, le somministra dell’altro antibiotico, le rompe il brufolo e, con un pennarello, disegna il contorno della zona gonfia così da poterne misurare poi un’eventuale crescita o la diminuzione. IL LUNEDÌ MATTINA MYA WHITTINGTON VIENE PORTATA NUOVAMENTE IN OSPEDALE DOVE IL MEDICO DI TURNO LE TOGLIE LA CROSTICINA CHE SI ERA FORMATA NEL PUNTO IN CUI ERA STATO ROTTO IL BRUFOLO. (Continua…)
Ed è in questo esatto momento che si verifica la stranezza. Lasciati soli nella stanza, i genitori della bambina notano qualcosa di abbastanza simile ad un bastoncino spuntare fuori dalla guancia della figlia. Non avendo ricevuto alcun intervento da parte del medico, decisero di portarla dal loro pediatra. Durante l’ulteriore visita, quest’ultimo ha provveduto ad estrarre dalla guancia della bambina quello strano oggetto poi rivelato essere una piuma nera di 2 pollici (circa 5 centimetri). L’unica spiegazione plausibile che i medici hanno dato alla presenza di quel corpo estraneo nella guancia della piccola Mya è stata la supposizione che
la bambina avesse tempo addietro ingerito o inalato la piuma che, dopo esser rimasta a lungo collocata tra il collo e la mascella, è stata rigettata dal corpo. In effetti Emma, mamma di Mya Whittington, ha affermato nel corso delle varie interviste successivamente rilasciate di aver avuto un cuscino di piume che, dopo l’incidente, ha deciso di buttare. Questo strano episodio per fortuna non ha avuto tragiche conseguenze, i medici hanno deciso di non intervenire sulla zona gonfia ma di aspettare che guarisse da sola. Come detto in apertura di articolo, questa vicenda ha suscitato molta curiosità, i coniugi Whittington hanno raccontato la loro storia in diversi i talk show nazionali, tra cui “Anderson Cooper Live” (il secondo video visibile in calce a questo scritto – ndr), e in un programma giapponese che nel maggio del 2013 ha assunto una troupe televisiva di Wichita, Kansas, che ha filmato ed intervistato Aaron ed Emma Whittington.