Bimbo di due anni ucciso di botte: “Piangeva, il padre gli ha bruciato i piedi con l’accendino”

di redazione

Bimbo di due anni ucciso di botte: “Piangeva, il padre gli ha bruciato i piedi con l’accendino”

| venerdì 24 Maggio 2019 - 11:48

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Bimbo di due anni ucciso di botte: “Piangeva, il padre gli ha bruciato i piedi con l’accendino”

A rivelarlo è il sito FanPage.it. “Il bambino si lamentava e non riuscivo a dormire. L’ho picchiato, poi l’ho visto morto, ma non credevo che l’avrei ucciso”. Le parole di Aljica Hrustic, 25 anni, di origini croate, reo confesso dell’omicidio di suo figlio di due anni, Mehmed, ammazzato di botte nella notte tra martedì e mercoledì, ripercorrono con freddezza i fatti, come se fossero accaduti a qualcun altro. Nel carcere di San Vittore, rispondendo al pubblico ministero Giovanna Cavalleri, e prima ancora davanti agli investigatori della Squadra mobile che lo hanno arrestato dopo una fuga durata poche ore, ha ammesso le sue responsabilità.

Ha raccontato di avere assunto droghe, di aver perso il controllo perché il bambino piangeva e lui non riusciva a dormire. Dalla ricostruzione emerge poi un dettaglio ancora più inquietante: il piccolo quella notte si lamentava per il dolore perché aveva i piedi ustionati, probabilmente con un accendino. Quando all’alba i soccorritori, chiamati dallo stesso Hrustic, sono arrivati nell’appartamento di via Ricciarelli 22, a Milano, hanno trovato il corpo senza vita con i piedi bendati. Una circostanza che aveva fatto pensare, erroneamente, che il bimbo fosse stato legato. Le bende, invece, gli sarebbero state messe, forse dalla madre, per medicare le ferite.

LA STORIA DEL BIMBO – Un bambino di 2 anni è stato trovato senza vita all’interno di un appartamento in via Ricciarelli, periferia ovest di Milano. Secondo quanto appreso, ha evidenti segni di violenza e i paramedici hanno solo potuto constatare il decesso. A chiamare i soccorsi è stato il padre, ma all’arrivo della polizia c’era soltanto la madre.

Le indagini si stanno concentrando sul padre, Aljich Rhustic, di 25 anni, sospettato dell’omicidio del figlioletto. Rhustic, nato a Firenze ma di origini croate, è sposato con Silvija Z., croata di 23 anni che ha cinque figli ed è incinta del sesto. «Se lo avessi trovato prima della polizia lo avrei ammazzato, non c’è dubbio», ha detto all’Ansa Bardo Secic, prozio del sospettato, che alla notizia si è precipitato davanti al portone dello stabile dove abita la famiglia nella speranza di poter vedere un’ultima volta il piccolo.

«Si merita l’ergastolo. E’ un tipo irascibile e violento, la mia famiglia non gli parla da due anni, da quando mi ha aggredito senza motivo colpendomi alla testa con la fibbia della cintura. Ho ancora la cicatrice». La telefonata al centralino del 112 è arrivata alle 6.02. I genitori, in lacrime, hanno detto che il bambino aveva problemi respiratori ma all’arrivo dei paramedici era già morto.

Secondo quanto emerso finora, sembra che il piccolo avesse i piedi legati, lividi e una ferita alla testa la cui natura non è stata ancora chiarita. La madre avrebbe dato la colpa al marito, come detto attualmente ricercato dalla polizia.

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