Bimbo morto, spuntano messaggi choc: “E’ stato ucciso”. Ecco perché

di admin

Bimbo morto, spuntano messaggi choc: “E’ stato ucciso”. Ecco perché

| sabato 22 Agosto 2020 - 14:15

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Bimbo morto, spuntano messaggi choc: “E’ stato ucciso”. Ecco perché

Genova – «Se non togli la residenza da questa casa o mi denunci alle forze dell’ordine tuo figlio muore». Salvatore Blanco qualche mese fa aveva minacciato così Stefano Lo Piccolo, l’artigiano genovese di 26 anni, padre del piccolo Evan morto a 21 mesi a Modica in Sicilia per le botte inferte dalla madre e dal compagno. A raccontarlo ai poliziotti del commissariato di Modica mercoledì pomeriggio è stato lo stesso Lo Piccolo che è stato interrogato per tre ore come persona informata sui fatti.

«Quell’uomo minacciava me o mio figlio in continuazione. Ho vissuto mesi da incubo. Ero terrorizzato da lui», ha aggiunto. Lo Piccolo ha risposto a tutte le domande degli inquirenti, ha ricostruito la sua relazione con Letizia Spatola, 23 anni, madre del piccolo Evan. Ma più che altro ha raccontato delle minacce che Salvatore Blanco, 32 anni, nuovo compagno di Letizia, gli inviava da mesi al telefono o via messaggio. (Continua…)

E proprio Lo Piccolo – assistito dall’avvocato Federica Tartara – ha consegnato mercoledì pomeriggio agli inquirenti che indagano una serie di messaggi che lui e Salvatore si sono scambiati negli ultimi mesi con il telefono di Letizia che potrebbero avere un’importanza fondamentale per l’indagine. Minacce, scritte in italiano molto difficoltoso, che Salvatore aveva mandato sistematicamente via sms al padre di Evan.

La più inquietante ad aprile quando Lo Piccolo chiedeva alla coppia di poter vedere il figlio di 21 mesi: «Voglio vedere Evan», scriveva. E Blanco rispondeva minacciandolo: «Se non togli la residenza, muore». Lo Piccolo agli investigatori ha riferito di essere sempre stato terrorizzato da Blanco: «Era un violento nei modi e nel comportamento. E quello che ha fatto al bambino lo ha dimostrato», ha spiegato l’artigiano ai poliziotti. Non sono mancati nel corso dell’interrogatorio anche momenti di tensione in cui il genovese ha accusato le stesse forze dell’ordine di non essere intervenute per salvare la vita al piccolo Evan. (Continua…)

Intanto dopo che l’autopsia medico legale ha accertato il decesso «per trauma cranico-encefalico», la Procura di Siracusa ha concesso il nulla osta ai familiari per le esequie del piccolo. Il funerale è stato fissato per oggi a Rosolini,  dove Evan era nato e aveva vissuto in questi 21 mesi. Intanto in attesa degli interrogatori di convalida del fermo di Letizia Spatola e Salvatore Blanco (sono fissati per questa mattina) accusati di omicidio volontario e maltrattamenti in concorso si apprende che ad indagare non saranno più i pm di Siracusa ma quelli di Ragusa.

E tra la procura di Genova – dove il 6 agosto Lo Piccolo aveva presentato un esposto – e quella di Siracusa che ieri avevano denunciato di non aver ricevuto nulla, è nato uno scontro a distanza. Francesco Pinto, procuratore aggiunto che regge l’ufficio in questi giorni, ha voluto precisare come Genova abbia agito in maniera corretta. «Non appena il 6 agosto abbiamo ricevuto l’esposto di Lo Piccolo lo abbiamo protocollato e inviato il giorno successivo a Siracusa via posta».

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