Arrivano brutte notizie dalla Spagna che vengono riprese anche dai maggiori quotidiani italiani. Il corriere Adriatico del gruppo Messaggero riporta: La verità sulle condizioni di Julen, il bimbo di due anni caduto in un pozzo nei dintorni di Malaga, si conoscerà probabilmente oggi. È stato infatti risolto all’alba di ieri il problema tecnico che aveva ritardato le operazioni di recupero del bambino:
la squadra dei soccorritori riuscita a completare il tunnel parallelo a quello in cui – oramai da 10 giorni – si ritiene si trovi il piccolo. Il fatto è che di Julen non sono mai stati captati segnali di vita:
una sonda, immessa quasi subito nel pozzo profondo 110 metri e largo al massimo una trentina di centimetri, si era bloccata a quota meno 78 metri a causa di una frana.
Quindi nessuno conosce le condizioni del bambino, situazione completamente opposta a quella della vicenda di Alfredino Rampi, il bimbo caduto in un pozzo a Vermicino, i cui ultimi rantoli furono addirittura trasmessi dalla Rai in una drammatica diretta tv.
A Malaga, dove si sta svolgendo la vicenda che vede Julen protagonista, la perforazione di un pozzo parallelo a quella naturale, cominciata sabato scorso, è stata ritardata dalla natura rocciosa del terreno.
Ora però che la profondità giusta è stata raggiunta, si scava con le mani per creare un canale orizzontale nella speranza di trovare presto il bambino. La speranza dei genitori sarà l’ultima a morire. Fino ad oggi hanno dichiarato di crederci ancora: “Fino a quando non si ritroverà il corpicino di Julen vogliamo credere ancora in un miracolo”.