I ristoranti, bar e negozi da ieri hanno riaperto i negozi di abbigliamento, i negozi di vendita al dettalio, e tutte le attività legate alla cura della persona: centri estetici, barbieri e parrucchieri. Hanno riaperto anche pizzerie, gelaterie, pub e pasticcerie. “Il tutto a condizione che le regioni accertino che la curva epidemiologica sia sotto controllo e adottino protocolli di sicurezza. La stessa cosa vale per gli stabilimenti balneari” Aveva annunciato il premier Conte parlando della Fase 2.

Il giorno della riapertura delle maggior parte dei negozi commerciali e produttivi che erano rimasti chiusi a causa della quarantena da coronavirus. I bar com’è stato riportato dal corriere della sera hanno riaperto al pubblico ma, hanno inaugurato con brutte sorprese questa fase 2 “Diversi locali – si legge nell’inserto L’Economia – hanno deciso che per tentare di recuperare quanto perso durante il lockdown fosse venuto il momento di dare una ritoccata (in rialzo) al prezzo del caffè e del cappuccino passati così, rispettivamente, da 0,90 a 1 euro e da 1,30 euro a 1,40. Ma in centro la tazzina ha toccato anche i 2 euro”. Continua…

Brutta sorpresa per gli italiani in fase 2

Secondo il Codacons, si tratta di casi isolati anche se le segnalazioni all’associazione consumatori continuano ad arrivare. “A Firenze 1,70, a Roma 1,50. Rincari giustificati dalle misure igieniche e di distanziamento e che costringono gli esercenti a rincarare la dose sulle consumazioni al tavolo. Molti si giustificano col fatto che il rispetto delle norme igienico sanitarie hanno imposto costi imprevisti che naturalmente vengono scaricati sulla clientela finale”

“Stiamo ricevendo segnalazioni da parte dei consumatori che oggi sono finalmente tornati a prendere il caffè fuori casa, e che denunciano rincari dei listini – ha spiegato il Codacons -. Al momento si tratta di casi isolati, ma che potrebbero anche estendersi a tutta Italia. Continua…

I nuovi rincari della Fase 2

Rincari vengono segnalati anche per i parrucchieri e i ristoranti, con costi da oggi più alti per tagli, messe in piega, ecc. in alcuni locali. Speriamo si tratti di situazioni isolate, e che gli esercenti non decidano in massa di ritoccare i listini per rifarsi dei minori guadagni e dei costi di sanificazioni dei locali “ Ha comunicato il presidente Carlo Rienzi.

Come ha riportato il noto giornale a Vicenza si sono accordti per alzare il prezzo del caffè portandol a 1,30 mentre il cappuccino 1,80. Alcuni parrucchieri di Roma invece, hanno dato un piccolo ritocco al listino prezzi : “nuovi costi che prima non avevamo come asciugamani monouso, igienizzanti, mascherine, guanti, grembiuli usa e getta. Decideremo se inserire una voce ad hoc nel conto, ma si tratta di pochi euro”. Ha affermato il Salone Sant’Agnese di piazza Navona.