Finalmente una svolta per la malattia del secolo, il cancro: ecco le cause che possono salvarvi la vita, i dettagli e le curiosità
Oggi viene definita una delle malattie del secolo che prendono il nome in maniera tecnica di tumore maligni detti anche comunemente cancro. Il loro scopo porta una crescita cellulare anormale che ha il potenziale di metastatizzare, cioè invadere o diffondersi ad altre parti del corpo. Questa malattia causa la percentuale più alta di mortalità e, coloro che sopravvivono al primo cancro sono a maggior rischio di svilupparne un secondo e quindi devono essere sempre sotto controllo medico.
In tutta la storia umana questa malattia è sempre esistita e una delle prime testimonianze della malattia risale al 3000 a.C, un papiro che descrive il tumore alla mammella. La parola deriva dal greco καρκίνος che significa granchio in quanto i medici come Ippocrate e Galeno, avevano osservato che i tumori in stadio avanzato formano proiezioni che danno una immagine simile a quella di un granchio.
Con la diffusione dell’utilizzo del microscopio è stato scoperto che il “veleno cancro” si diffonde dal tumore primario attraverso i linfonodi ad altri siti chiamate anche metastasi. Questa caratteristica è stata determinata tra il 1871 e il 1874 dal chirurgo inglese Campbell De Morgan.
Negli Stati Uniti, i costi complessivi relativi alla cura del cancro sono stimati da un costo davvero molto alto, circa 226,8 miliardi di dollari. Nel 2009, una percentuale consistente non aveva l’assicurazione sanitaria: “ pazienti non assicurati e quelli appartenenti a minoranze etniche hanno notevolmente più probabilità di ricevere una diagnosi tardiva di cancro, quando il trattamento può essere più difficoltoso e più costoso”
Uno studio ha svelato alcune cause che portano ad ammalarsi di questa malattia che non sono del tutto casuali.
La svolta per la malattia del secolo
Alcuni ricercatori italiani hanno scopeto che non ci si ammala di cancro per caso o per sfortuna.
A parlarne e a studiare il fenomeno sono stati alcuni medici guidati da Piergiuseppe Pelicci, Direttore della Ricerca IEO e Professore di Patologia Generale all’Università di Milano, e Gaetano Ivan Dellino, ricercatore IEO e di Patologia Generale dell’Università di Milano, in collaborazione con il gruppo diretto da Mario Nicodemi, Professore all’Università di Napoli Federico II, e hanno scoperto che le alterazione genetiche non sono casuali ma causate dall’ambiente esterno alla cellula.
Il medico Pellicci spiega meglio questo difficile concetto affermando: “Nel corso della vita, un uomo su 2 e una donna su 3 si ammalano di cancro. Perché? Un tumore si sviluppa quando una singola cellula accumula 6 o 7 alterazioni del DNA a carico di particolari geni: i geni del cancro. La domanda diventa quindi cosa causa quelle alterazioni. La ricerca di una risposta ha creato due scuole di pensiero: una che identifica la causa principale nell’ambiente in cui viviamo e nel nostro stile di vita, e l’altra che ne attribuisce l’origine alla casualità e dunque, in ultima analisi, alla sfortuna”.
L’attività di alcuni geni, secondo il medico Pellicci, viene controllata e può dipendere da fattori esterni derivanti dall’ambiente in cui viviamo e sia al nostro stile di vita e non di certo dalla sfortuna.
Il medico conclude: “Un pianeta più pulito, e ambienti di lavoro più sani, intuibilmente, non possono che farci bene e, per quanto oggi sappiamo, ciascuno di noi può scegliere se prevenire il 40% dei tumori, con pochi e precisi cambiamenti del modo in cui viviamo. La comunità scientifica lavorerà sul restante 60%. A patto che ci siano fondi sufficienti per la ricerca”.