Il sostituto procuratore Valentina Salvi, titolare delle indagini sull’inchiesta “Angeli e Demoni” sugli affidi illeciti in Val d’Enza, ha presentato ricorso contro la decisione del gip Luca Ramponi di respingere la richiesta di arresti domiciliari ribadendo la necessità della misura restrittiva della custodia cautelare per il sindaco di Bibbiano.
Una nuova richiesta di arresto per il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti è stata richiesta dal sostituto procuratore Valentina Salvi, titolare delle indagini sull’inchiesta “Angeli e Demoni” sugli affidi illeciti in Val d’Enza.
Secondo quanto riporta la Gazzetta di Reggio, infatti, il pm ha presentato ricorso contro la decisione del gip Luca Ramponi di respingere la richiesta di arresti domiciliari, ribadendo la necessità della misura restrittiva della custodia cautelare per il primo cittadino di Bibbiano.
La vicenda riguarda sempre i presunti atti illeciti nell’affido di alcuni incarichi riguardanti i servizi sociali e il programma sugli affidi dei minori dell’Unione dei comuni della Val d’Enza.
Nel dettaglio, il sindaco di Bibbiano è accusato dalla Procura di Reggio Emilia di abuso d’ufficio insieme alla dirigente del servizio sociale, al responsabile dell’ufficio di Piani dell’Unione e all’istruttore direttivo amministrativo del servizio sociale.
Per tutti loro il pm titolare dell’inchiesta aveva già avanzato richiesta di arresto lo scorso 20 giugno ma il Giudice per le indagini preliminari aveva ritenuto non sufficienti le motivazioni della Procura per togliere la libertà ai diretti interessati che son rimasti però otto inchiesta.