Caso Segre-Seymandi, Alba Parietti: “Un moderno ed educato delitto d’onore”

di Redazione

Caso Segre-Seymandi, Alba Parietti: “Un moderno ed educato delitto d’onore”

| domenica 13 Agosto 2023 - 02:20

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Caso Segre-Seymandi, Alba Parietti: “Un moderno ed educato delitto d’onore”

Tra quanti in questi giorni hanno commentato l’umiliazione inflitta dal banchiere e commercialista torinese Massimo Segre alla sua promessa sposa Cristina Seymandi, accusata pubblicamente di averlo tradito, figura anche Alba Parietti.

La conduttrice di “Non sono una signora”, torinese doc, ha dedicato alla vicenda un lungo e circostanziato post e non è stata particolarmente tenera nei confronti di Massimo Segre.

Massimo Segre (Foto Facebook)

“La torinesità è sicuramente nello stile di questo piatto servito con clamore”

“La vendetta è un piatto che va consumato caldo ma tenendolo al freddo per servirlo a pieno – ha esordito – Un moderno ed educato modo di mettere la me*da nel ventilatore e servire un delitto d’onore esangue. Un delitto bianco. La torinesità è sicuramente nello stile di questo piatto, servito con clamore. Un uomo innamorato e tradito che lascia con una platealità totale e dei modi educati, mesti e gentili. ‘Lascio libera la donna che amo di farsi una vita con chi ama e per lei provvederò comunque io’ (cosa che non fanno molto spesso i potenti o i ricchi con donne con le quali magari hanno condiviso vite intere e figli). Traduzione ‘questa donna pagata io l’ho’ come una moderna Traviata, Margherita Gautier, la signora delle camelie, viene lasciata a una festa, ma con l’abito avvelenato di Medea e non con un pugno”.

Massimo Segre e Cristina Seymandi (Foto da video ‘Lo Spiffero’)

“Non urliamo, non facciamo scenate ma non facciamo feriti”

“Ma quella carezza è una pugnalata – ha proseguito Alba Parietti – Sono torinese e riconosco nello stile il falso cortese che non è falso e cortese. La falsa grazia per noi, data da quell’educazione sabauda che fa parlare a voce bassa e ferma, evita le piazzate, ma trafigge con crudeltà anche verso se stessi. Una forma esibizionistica all’ennesima potenza e un narcisismo perfido intelligente, freddo ma sofferente, liberatorio che taglia la testa e si obbliga a ritrovare dignità. Non urliamo, non facciamo scenate ma non facciamo feriti. Siamo torinesi. E io in questo comportamento ritrovo anche il senso dell’umorismo un po’ inglese unito al gusto dandy della signorilità di chi trova una via d’uscita in un gesto signorilmente eclatante da cui non si torna indietro. Come Ulisse mi lego all’albero della mia dignità e l’esercito”.

Alba Parietti (Foto Instagram)

“Che dignità c’è nella presa di coscienza della verità esibita?”

“Immagino il tempo a pensare a meditare come costruire questa trappola al veleno che lo avrà trafitto e addolorato. Ma che dignità c’è nella presa di coscienza della verità esibita? – si chiede Alba Parietti – Il cosiddetto ‘cor*uto’ o ‘cor*uta’ o lasciato è oggetto spesso di derisione o al massimo compatimento ma agli occhi altrui, non viene considerato un vero lutto da guardare con rispetto, perché ti espone al pubblico ludibrio e se di questo sei conscio, ancor peggio la gente ti considera colpevole. Forse questo è un moderno ed educato delitto d’onore”.

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