L’articolo 173 del Codice della Strada vieta severamente l’uso del telefono cellulare mentre si è alla guida di un qualunque veicolo a motore su strada. Questo divieto assoluto sta per crollare. Secondo il relatore della Lega, Giuseppe Donina: «Non si può inibire del tutto l’uso del cellulare alla guida, quello che deve passare è il messaggio: non ci si può distrarre, ma è diverso se, per esempio si controlla lo smartphone per verificare la direzione che si sta prendendo, il percorso, o per consultare i social network».
Il parlamentare leghista lo ha affermato mentre si dibatte della riforma del codice della strada, all’esame della commissione Trasporti della Camera. La novità importante dunque è che si sta quindi lavorando per definire con precisione, fissando i paletti per evitare interpretazione, alla norma per il divieto dell’uso del cellulare in auto.
Associazioni di consumatori sul piede di guerra riguardo queste modifiche: «siamo oramai all’assurdo». Lo afferma il Codacons, commentando le modifiche al divieto di utilizzo del telefonino in auto nell’ambito della riforma del Codice della strada all’esame della commissione Trasporti della Camera. «È semplicemente vergognoso affermare che vi siano differenze a seconda del fatto che il cellulare venga usato per parlare o per chattare sui social network. – spiega il Codacons – L’utilizzo del telefonino alla guida è sempre pericoloso perché crea distrazione in ogni caso, indipendentemente dal fatto che si invii un messaggio, si risponda ad una telefonata, o si consulti un social network o una mappa stradale.
La riforma del Codice della strada, se verranno fissati paletti che limitano i divieti, perderà così qualsiasi utilità, e sarà del tutto impossibile per le forze dell’ordine sanzionare gli automobilisti colti col telefonino in mano, perché non potranno essere accertati i motivi che hanno determinato l’uso del cellulare alla guida. Pertanto, se sarà prevista nel Codice la possibilità di usare i telefonini per consultare social network e altre app, denunceremo i parlamentari responsabili della norma per attentato alla sicurezza dei trasporti, considerate le pesanti ripercussioni che la misura avrà sul fronte della sicurezza stradale», conclude l’associazione.
Decisamente contraria anche l’Unione Consumatori all’emendamento annunciato dal relatore alla riforma del Codice della Strada, Giuseppe Donina della Lega che mirerebbe a fissare delle deroghe al divieto dell’uso del cellulare in auto, distinguendo tra chi lo usa per verificare la direzione e chi lo usa per consultare i social network. «Un distinguo assurdo, privo di fondamento e basi logiche» dice Massimiliano Dona, presidente Unc. «Se uno distoglie lo sguardo dalla strada, aumenta il rischio di incidenti indipendentemente dal motivo per cui lo fa, sia che lo faccia per fare un sms che per impostare il navigatore o vedere il percorso», prosegue ricordando come proprio per questo «i navigatori forniscono le indicazioni stradali a voce. Se uno ha dei dubbi, deve accostare, fermarsi e controllare il percorso» aggiunge Dona.
«Insomma, da una parte si inaspriscono le sanzioni per chi usa lo smartphone, inutilmente considerato che le multe comminate nel 2017 nei comuni capoluoghi di provincia dalla Polizia Municipale per tutte le violazioni dell’art. 173 del Cds sono pari ad appena lo 0,36% del totale, ossia il nulla, dall’altra si consentono pericolosissime deroghe a seconda dell’importanza del motivo per cui ti distrai e provochi un incidente» conclude.