Potrebbe volerci ancora poco per l’entrata in vigore della “versione 2.0” del Registro pubblico delle opposizioni: “qualche settimana”, stando a quanto ha detto su Twitter il deputato e giornalista Simone Baldelli, citando come fonte il Viceministro dello Sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin in persona, a capo dell’intero progetto. È una tempistica vaga, ma ragionevolmente ufficiale e soprattutto che presuppone ancora un’attesa ragionevolmente breve. Insomma, incrociamo l’incrociabile, anche perché si tratterà di un netto passo avanti rispetto all’attuale versione del Registro:
-Tabula rasa. A prescindere dai consensi dati in precedenza, magari senza rendersene bene conto, la nuova versione del registro bloccherà tutte le chiamate senza eccezioni. Sarà possibile anche iscriversi nuovamente, in caso si fosse espresso un consenso in un momento successivo. I tempi tecnici prevedono 15 giorni, ma ci sono eccezioni per società con cui avevamo un contratto in precedenza – potranno contattarci, per esempio per convincerci a “tornare all’ovile”, diciamo così, per 30 giorni dalla scadenza del contratto.
-Blocco anche delle robocall. Ormai le chiamate automatizzate sono sempre più diffuse, e la prima versione del Registro non le includeva.
-Iscritti d’ufficio coloro che non compaiono nell’elenco telefonico. A oggi comparire nell’elenco telefonico è opzionale: tutti coloro che scelgono di non farlo saranno iscritti automaticamente al Registro pubblico delle opposizioni. Naturalmente chi è nell’elenco e non vuole essere disturbato dai call center può sempre iscriversi, ma di propria iniziativa.
-Anche i cellulari. E questo è il vero piatto forte: finora era possibile iscrivere solo numeri fissi – che tanto, ormai, sono in declino, e sempre più persone possiedono solo il cellulare.
Tutte le novità erano state annunciate pochi giorni fa, alla fine dell’anno scorso. Ricordiamo che le aziende che violeranno il Registro rischiano multe da 30.000 a 180.000 euro per violazione; in caso di recidività si sale, da 50.000 a 300.000 euro. Ecco che cos’è il Registro delle opposizioni, come funziona e cosa fare per non essere più chiamati se non si vuole.