Il brand milanese di Chiara Ferragni ha lanciato la propria linea scuola in collaborazione con l’azienda Pigna. E’ stata la stessa influencer a presentare i prodotti mentre si trova in vacanza in Sardegna insieme al marito Federico Lucia.
Subito si è scatenata la polemica sui prezzi imposti agli oggetti della collezione. Non essendo prodotti diciamo a buon mercato, ma che sicuramente faranno tendenza, le famiglie si potrebbero trovare in difficoltà? Non sembra proprio, perché a distanza di poche ore dall’uscita dei prodotti in rete, molti di questi sono andati già a ruba sul sito ufficiale dell’influencer.
Ecco i prezzi: l’astuccio costa 35 euro mentre il set comprendente tre gomme da cancellare ha un costo di 7,70 euro. Per comprare tre matite, invece, bisognerà pagare 6,90 euro. I prezzi dei quaderni variano da un minimo di due a un massimo di 4,90 euro mentre il diario della linea Chiara Ferragni quasi 18 euro.
Nell’anno passato, il giro d’affari delle attività della stilista lombarda si è assestato intorno ai 20 milioni di euro. Secondo Milano Finanza, l’azienda che gestisce il marchio The Blonde Salad avrebbe visto i ricavi calare da 6,4 a 4,8 milioni.
Inoltre la società che gestisce il brand Chiara Ferragni Collection ha registrato una perdita di quasi 3,5 milioni: questa è dovuta alla penale da 4,1 milioni che è stata pagata al socio di minoranza che era partner nella produzione di scarpe e accessori.
A gonfie vele, invece, la società di consulenza per le attività di marketing, eventi e gestione di diritti d’immagine dei talent ‘Sisterhod’ che ha archiviato un fatturato di 12,9 milioni. Voi cosa ne pensate? Lasciateci il vostro commento sui social..