In zona rossa sono vietati tutti gli spostamenti, salvo che nei casi di lavoro, salute o necessità. Per cui non ci si può muovere né all’interno della propria Regione, né all’interno del proprio comune e per compiere gli spostamenti consentiti è necessaria l’autocertificazione.
Si può uscire per andare nei negozi aperti, che sono solo quelli che svolgono un servizio essenziale (come supermercati e farmacie), ma anche per fare una passeggiata o per andare in un luogo di culto vicino casa. Zona verde, bianca, gialla, fino alla temutissima zona rossa.
L’Italia ricomincia a dover fare i conti con il cambio di colore delle regioni e le conseguenti restrizioni che il passaggio di tonalità comporta. E ci sono già le prime due zone rosse. Non sono ancora state istituite, ma la proposta è stata fatta per Isola Capo Rizzuto in Calabria, dove è ipotizzata l’esistenza di “multipli focolai in espansione”, e Cervinara in Campania.
In questo secondo caso in particolare il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, avverte: “Cervinara è stata sull’orlo di una chiusura completa, di un’altra zona rossa.
Quanto è accaduto, conseguentemente a una festa a scuola, con le tempestive misure adottate da un bravo sindaco, d’intesa con l’Asl e la Regione, ha evitato conseguenze più gravi ma è l’esempio di quanto potrebbe accadere se non prevale il senso di responsabilità di tutti”.
Senso di responsabilità al quale sono invitati tutti gli italiani. Sono tredici le zone a rischio giallo in tutta Italia, molto dipenderà dal monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità dei prossimi giorni.