Bagnanti travolti dalle onde: due vittime in Campania. A parlarci di queste tristi vicende sono Vincenzo Ammaliato ed Antonio Vuolo in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano Il Mattino. Due vittime in Campania in una giornata terribile sul fronte della sicurezza in mare. Sessantadue anni di Cardito, paese dell’area nord della provincia di Napoli, è la persona annegata ieri nelle acque agitate del mare di Castel Volturno. DRAMMA NEL CASERTANO Ma fino alla tarda serata di ieri i sommozzatori dei vigili del fuoco e gli uomini della capitaneria sono stati impegnati nelle ricerca un ragazzo di 25 anni che veniva dato per disperso.
Per fortuna, quando è stato identificato l’uomo, si è appurato che si era tuffato da solo in mare e che quindi non c’era più nessuno da cercare. L’uomo, in compagnia di un amico, che nel frattempo riposava al fresco dell’ombrellone e che non si è accorto di nulla, si è trovato in difficoltà mentre faceva il bagno, travolto da onde alte. È stato un gruppo di giovani dalla riva a rendersi conto che qualcosa non andava. Rapidi, hanno deciso di fare una catena umana e provare a salvare l’uomo. Ma le onde sono diventate sempre più alte, e una di queste ha spezzato la catena. D’un tratto una decina di persone si sono trovate travolte della marea.
Erano circa le 15 e la spiaggia di Fontana Bleu è piombata in un profondo panico. La gente dalla riva urlava spaventata. Da decine di telefoni cellulari sono partiti messaggi di soccorso per chiunque. Dal vicino stabilimento balneare Costa Blu sono arrivati veloci due bagnini in maglietta rossa a bordo di una moto d’acqua. Ma quando hanno raggiunto i bagnanti in difficoltà, le onde hanno fatto ribaltare il mezzo e in mare sono finiti anche loro. Tuttavia erano bagnini formati con regolare brevetto di salvataggio e sono riusciti a cavarsela. Si è iniziato a temere per il peggio solo più tardi, e la conferma è arrivata appena il mare, intorno alle 16, ha restituito il corpo del bagnante adulto, trasportato a riva dalle onde.
I sanitari si sono avvicinati rapidi, ma non hanno potuto fare altro che costatarne la sua morte, molto probabilmente per annegamento. La salma è stata adagiata sulla sabbia e coperta con un telo in attesa dell’arrivo del giudice di turno dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Dietro il corpo esanime c’erano molti rifiuti abbandonati illegalmente sull’arenile e raccolti in bustoni dai commercianti locali, ma non ancora smaltiti.
DOLORE NEL CILENTO L’altra tragedia si è consumata ieri pomeriggio nel mare di Castellabate, tra San Marco e Santa Maria, nel Salernitano.
La vittima è Sylla Ndyebel, 26enne, originario del Senegal, giunto da poco in Cilento per trascorrere qualche giorno con dei connazionali amici. Il ragazzo, intorno alle 17, stava facendo un bagno con un amico, che improvvisamente non l’ha visto più. È stato proprio lui a mettere in moto la macchina dei soccorsi, avvisando i bagnini presenti in spiaggia. Il corpo del 26enne è stato recuperato proprio dai bagnini e dalla moto d’acqua Torretta 85 di Raffaele Restuccia, da anni impegnato con i suoi mezzi nautici per garantire la sicurezza in mare sul litorale di Castellabate.
Proprio con la moto d’acqua, il corpo è stato individuato, non molto distante dalla battigia, e poi portato a riva con il supporto dei bagnini. A riva, medici e rianimatori delle due ambulanze intervenute hanno tentato in tutti i modi di rianimare il ragazzo, senza però riuscirci. Secondo una prima ricostruzione, la morte sarebbe stata causata da un malore, probabilmente provocato da una congestione. Il 26enne è stato, quindi, trascinato via dalla corrente, facendo perdere per diversi minuti le sue tracce. Poi, l’allarme, il recupero e il tentativo disperato di salvargli la vita, che purtroppo non è riuscito, perché il suo cuore si è fermato. Il dramma si è consumato davanti agli occhi di numerosi bagnanti. È scattata anche la macchina della solidarietà sui social, al fine di organizzare il rientro in patria e i funerali del giovane senegalese.