Ad annunciare la sua scomparsa è stato il suo avvocato, nella mattinata di lunedì 6 settembre 2021. Il cinema francese perde uno dei suoi più grandi interpreti, allievo e simbolo di maestri come Jean Dujardin, nonché uno dei volti più iconici della settima arte, protagonista di film che hanno segnato per sempre il destino del cinema, come il film che lo ha consegnato per sempre alla notorietà: “Fino all’ultimo respiro” di Jean-Luc Godard, il padre della Nouvelle Vague.
Secondo quanto dichiarato dal suo legale sarebbe “morto in silenzio”, nella sua casa di Parigi.Una vita per il cinemaL’amore per la recitazione è stata la costante di tutta la vita di Bebèl, questo era il soprannome che in anni di incredibile carriera gli era stato attribuito. Dopo essersi diplomato in arte drammatica e iniziando la sua carriera teatrale all’inizio degli Anni Cinquanta, la vera notorietà arriva con il cinema.
Inizialmente prende parte ad alcune pellicole di rilievo, compare anche ne La Ciociara di Vittorio De Sica, nel 1960, ma sarà l’incontro con Jean-Luc Godard che lo volle come protagonista del suo film “Fino all’ultimo respiro”, manifesto del movimento della Nouvelle Vague, a consacrarlo alla notorietà.
Successivamente all’incontro con il maestro, la carriera del giovane Belmondo prende velocità e, infatti, viene immediatamente scritturato per film nei quali dimostra la sua intensa capacità interpretativa, la sua bravura e soprattutto l’incredibile versatilità che, da sempre, lo ha accompagnato rendendogli semplice il passaggio da un registro cinematografico ad un altro. Tanti i lavori anche in Italia, dove è stato diretto da registi come Renato Castellani, ed ha lavorato accanto ad attrici come Gina Lollobrigida e Stefania Sandrelli.
Il successo e i riconoscimentiSe per i primi anni della sua carriera aveva abbracciato un cinema più ricercato e in qualche modo d’elitè, all’inizio degli Anni Settanta prende parte anche a pellicole più squisitamente commerciali, come Borsalino, in cui compare al fianco di Alain Delon. Si specializza, nel genere poliziesco, seguito da registi come Henry Verneuil, Philippe Labro, Jacque Deray. In questi anni ha collezionato film come “Irresistibile bugiardo”, “Tenero e violento”.
Riceve un Premio Cesar come miglior attore per il film Una vita non basta di Claude Lelouch nel 1989 e nel 2011 riceve la Palma d’oro al Festival di Cannes durante la 64esima edizione del Festival e cinque anni più tardi, nel 2016 riceve il Leone d’Oro alla Carriera alla Mostra del Cinema di Venezia. Jean Paul Belmondo è quindi uno degli attori più noti del cinema francese, attraversato in lungo e in largo con le sue interpretazioni che lo hanno reso un’icona della settima arte.