Violento litigio in strada in via dei Pioppi a Legnano nella serata di ieri, martedì 7 maggio: un uomo di 29 anni è stato colpito al volto con dell’acido lanciatogli dalla ex fidanzata. Il 29enne ha riportato una grave ustione al viso ed al torace, e rischia di perdere un occhio. A soccorrerlo il personale sanitario dell’automedica in sede all’Ospedale di Legnano e un’ambulanza della Nord Soccorso.La donna si è poi costituita ai Carabinieri ed è stata arrestata per lesioni gravisse ed atti persecutori: al momento si trova in carcere.
Sfregiato con l’acido dall’ex fidanzata. E’ accaduto martedì sera a Legnano, in provincia di Milano. Dopo una lite in stradatra due ex fidanzati, la donna, una 38enne, ha colpito al volo con l’acido il 30enne. Il giovane è rimasto gravemente ustionato al viso e al torace e rischia di perdere un occhio. La donna si è poi costituita ai carabinieri ed è stata arresta per lesioni personali gravissime e atti persecutori e si trova in carcere.
Non accettava la fine della loro storia e così presumibilmente lo ha raggiunto per tentare di convincerlo ancora a cambiare idea e poi, in mezzo alla strada, gli ha rovesciato addosso un flacone di acido, provocandogli ustioni di terzo grado al volto, al torace e alle mani, e rimanendo lievemente ustionata alle mani anche lei.
Questa, stando ai primi accertamenti dei carabinieri, sarebbe la dinamica dell’aggressione verificatasi ieri sera. Lui, soccorso e ricoverato in ospedale, rischia di perdere l’occhio destro. La donna, di otto anni più grande di lui, dopo essere fuggita dal luogo dell’aggressione, si è presentata ai carabinieri di Legnano che
l’hanno arrestata dopo averla portata in pronto soccorso, dove le sono state riscontrate ustioni di secondo grado alle mani. Secondo quanto emerso, l’uomo aveva denunciato ai carabinieri per stalking l’ex fidanzata, lo scorso 19 aprile. La donna, infatti, da diverso tempo lo tempestava di telefonate, lo minacciava ed era arrivata, a metà aprile, a tagliargli le gomme dell’auto.
I carabinieri avevano quindi trasmesso alla Procura di Busto Arsizio la denuncia che era al vaglio del magistrato assegnato ai casi dei cosiddetti ‘soggetti deboli’. Immagine: Art News