Nei prossimi giorni si discuterà di un nuovo disegno di legge che, tra le proposte, prevede il congedo mestruale. Vediamo di cosa si tratta.
Il nuovo disegno di legge, intitolato “Legge Organica per la Tutela dei Diritti Sessuali e Riproduttivi e la Garanzia dell’Interruzione Volontaria della Gravidanza”, prevede diverse proposte volte a supportare la salute sessuale e riproduttiva.
Tra le misure, l’introduzione del congedo mestruale è quella che più sta facendo discutere in questi giorni: si tratterebbe del primo caso in Europa.
Congedo mestruale e dismenorrea
La proposta di legge relativa al congedo mestruale intende introdurre la possibilità di rivolgersi al proprio medico per ottenere un permesso retribuito pari a tre giorni durante il ciclo mestruale invalidante. Il congedo potrà anche essere esteso a cinque giorni.
Tale misura è fortemente voluta da milioni di donne che soffrono a causa della dismenorrea – ovvero l’insieme dei dolori collegati al ciclo mestruale -, in grado di interferire nelle attività quotidiane.
Si tratta di un disturbo molto diffuso, spesso collegato a patologie dell’apparato riproduttivo come l’endometriosi, l’adenomiosi o i fibromi uterini. Nonostante la tendenza della società ad ignorare questa condizione, con una scarsa sensibilizzazione al riguardo, la dismenorrea colpisce l’80% delle donne ed il 10-15% ne soffre in forma grave.
Numerose sono le associazioni impegnate nella difesa dei diritti delle donne a battersi per il riconoscimento del congedo mestruale. Ma le aziende che lo riconoscono sono esigue e, per quanto riguarda l’Europa, inesistenti.
La proposta del Ministero delle Pari Opportunità
Ciò che sta accadendo in Spagna potrebbe rappresentare un importante passo in avanti. Il Ministero delle Pari Opportunità, controllato dal partito di sinistra Podemos, sta spingendo per l’introduzione del congedo mestruale, insieme ad altre importanti novità. Il disegno di legge verrà discusso nel corso del prossimo Consiglio dei ministri, previsto per il 17 maggio.
Le altre proposte del disegno di legge riguardano l’eliminazione della “tampon tax” basata sul semplice fatto che le mestruazioni non sono una scelta volontaria e gli assorbenti costituiscono un prodotto necessario, che pertanto dovrebbe essere considerato un bene di prima necessità.
Vi sono poi le misure relative al diritto all’aborto, osteggiato da molti movimenti di destra, e la salute sessuale. La proposta è di fare in modo che la pillola del giorno dopo ed i contraccettivi vengano finanziati dal sistema pubblico. Inoltre, le misure intendono rendere l’aborto più accessibile nel Paese.