Notizia certificata e riportata da Il Corriere della Sera. Contagi moltiplicati. Ospedali e pronto soccorso presi d’assalto. Rischio di perdere, e stavolta davvero del tutto, il controllo sulla curva epidemiologica. Giorni delicatissimi ma già previsti e classificati dagli scienziati; giorni, appunto da «Scenario di tipo 3». La “scadenza” ufficiale arriva dal premier Conte, che oggi interviene alla Camera nel corso del Question Time in cui affronta i provvedimenti del governo contenuti nell’ultimo e nel Dl ristori (che ha firmato da poco), rispondendo a interrogazioni su scuola, esercizi pubblici e protezione di posti di lavoro.
Conte, parlando ai deputati, introduce lo studio del Comitato tecnico scientifico che prevede per lo Scenario 3 «possibilità di interruzione di alcune attività particolarmente a rischio, anche su base oraria, possibilità di lezioni scaglionate per la scuola, incremento dello smart working per decongestionare i trasporti. A tali misure si è attenuto il governo nell’adozione del Dpcm. Il governo, nella giornata di sabato, ha inviato una bozza del Dpcm al Cts sollecitando un parere sul merito e il Cts, dopo ampia analisi – leggo testualmente – «ha condiviso i provvedimenti inseriti nel testo». (Continua..)
Il governo è consapevole «che sono misure severe ma sono necessarie a contenere i contagi. Diversamente la curva epidiemiologica è destinata a sfuggirci completamente di mano». Tema molto controverso quello dei trasporti pubblici, su cui Palazzo Chigi ha confermato l’istituzione di tavoli permanenti per la soluzione delle criticità.
« Il Mit sta valutando l’incremento del numero di corse» in contemporanea con gli orari dove «l’afflusso è maggiore – afferma Conte -. È evidente che ci sia un’oggettiva difficoltà di assicurare che le misure di sicurezza e distanziamento siano rispettate nel corso dell’intera giornata». Ed è per questo che le misure del Dpcm sono finalizzate «ad alleggerire i flussi nei trasporti». (Continua..)
Per controllare il contagio e intervenire con piu tempestività il governo «ha predisposto interventi volti a rafforzare la risposta sanitaria alla pandemia con risorse da 30 milioni di euro per tamponi rapidi con medici e pediatri», conferma il premier. «Nel momento in cui vi parlo credo sia stato annunciato il rinnovo del contratto di categorie che faciliterà proprio, tra le clausole inserite, il coinvolgimento di medici di base e pediatri di libera scelta nella somministrazione dei tamponi».
Tornando al prosegue Conte, sono previste «misure di sostegno immediato anche a lavoratori e imprese non direttamente interessati» dalle misure restrittive, «i livelli di ristoro sono differenziati a secondo del pregiudizio subito dalle categorie». Preservando la salute pubblica «si preserva anche il tessuto produttivo dei cittadini», dice Conte spiegando che la messa a punto del Dpcm è finalizzata «da un lato a preservare la tenuta del sistema sanitario nazionale e dall’altro a scongiurare un lockdown generalizzato che danneggerebbe ancor di più l’economia del Paese». Scenario che spaventa anche gli altri Paesi europei: «Il quadro relativo alla diffusione del Covid è allarmante. Anche Francia e Germania sono state costrette a annunciare severe misure restrittive», conclude Conte.