“Ci stiamo predisponendo per evitare il lockdown generalizzato, ma non possiamo escludere che se le misure non daranno effetti saremo costretti a tararle più efficacemente e arrivare a lockdown circoscritti perché uno generalizzato dobbiamo evitarlo”. Sale l’incidenza dei positivi, oggi circa 9mila su 90mila tamponi, e dopo il nuovo decreto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte non esclude che nei prossimi giorni si potrà procedere con lockdown locali.
Misura sostenuta con forza dal consulente del ministro della Salute Walter Ricciardi. “Prima non eravamo preparati e siamo arrivati al lockdown generalizzato che non potevamo evitare – ha detto il presidente del Consiglio in conferenza stampa -. (Continua…)
Ora invece abbiamo lavorato, per fare i test, distribuire le mascherine, abbiamo lavorato nelle scuole, negli uffici per garantire la massima sicurezza e ora dobbiamo garantire una strategia diversa: la curva è obiettivamente preoccupante”. Per il momento il premier sostiene una delle misure che hanno creato più polemiche, la possibilità per i sindaci di chiudere piazze e vie per contrastare la movida:
“Ci siamo sentiti con Decaro e Lamorgese e abbiamo già concordato un protocollo che consentirà ai sindaci, sentite le Asl, di adottare una proposta per le piazze e le vie che più si prestano ad assembramenti. Poi nell’ambito di una riunione tecnica comitato ordine e sicurezza pubblica si cercherà una soluzione per controlli e attuazione da parte di tutte le autorità competenti. (Continua…)
Si tratta di misure sperimentali: dobbiamo costruire anche qualcosa di nuovo”. LA MANOVRA – Accanto alle restrizioni il governo lavora compatto per la manovra: “Ha due obiettivi, sostegno e rilancio dell’economia, abbiamo elaborato un progetto che guarda a restituire fiducia e sviluppo al paese”. Ci sono “risorse significative per rafforzare la sanità, rafforzare il trasporto scolastico, dare sostegno ai settori più colpiti,
per un nuovo ciclo di cassa integrazione, e per misure di sostegno per favorire la liquidità delle imprese”. Sul Recovery Fund “c’è un negoziato in corso in Ue e un’interlocuzione serrata tra Parlamento e Consiglio. Non vedo grosse criticità: ancora ballano alcuni miliardi ma sull’ammontare complessivo di 800 miliardi non c’è un grosso problema e sono molto fiducioso”.