Diversi centri hanno deciso per un ulteriore slittamento dell’inizio delle lezioni. Lo screening ha superato il 50 per cento degli studenti esaminati: positività al 2 per cento. Non suonerà per tutti gli studenti sardi la prima campanella dopo le vacanze natalizie, già slittata a ieri 10 gennaio dopo l’ordinanza del Presidente di Regione Solinas. Al di là degli scioperi e proteste degli studenti che spingono per un rientro soft, magari adottando la dad per questo periodo di forte crescita dei contagi, con la Sardegna ad un passo dalla zona gialla, i sindaci di diversi centri dell’Isola – ma non i capoluoghi di provincia – hanno fatto slittare l’inizio delle lezioni in presenza.
L’ultimo caso è quello del sindaco di Bosa, nell’Oristanese, Piero Franco Casula. A fronte di 244 persone risultate positive tra le quali numerose riferibili al mondo della scuola nelle diverse fasce di età, il primo cittadino ha deciso la sospensione delle attività scolastiche in presenza di tutte le classi delle scuole dell’infanzia, Primaria, Secondaria di Primo e Secondo Grado, pubbliche e private, dal giorno sino al 15 gennaio compreso, fatta salva la possibilità della didattica a distanza o didattica digitale integrata (Ddi).
Decisione simile, nel paese dei Giganti di Mont’e Prama, a Cabras ( Oristano), dove il sindaco Andrea Abis ha stabilito la chiusura delle scuole di Cabras e Solanas fino a sabato prossimo visto che sono stati contati 70 nuovi casi. Entro la settimana verrà organizzato un altro screening a tappeto scuola per scuola. Scuole chiuse sino al 15 gennaio anche a Milis, sempre nell’Oristanese, e a Macomer, nel Nuorese, il sindaco Antonio Onorato Cuccu, dopo una riunione del centro operativo comunale (Coc) alla presenza dei dirigenti scolastici cittadini e sentito anche il parere favorevole dell’Igiene Pubblica Asl Nuoro, ha deciso per la proroga della didattica a distanza nelle scuole cittadine fino a sabato 15 gennaio 2022.
Arriva anche la richiesta «di ripetere lo screening sulla popolazione scolastica nel breve periodo. Si è inoltre deciso di adottare un’ordinanza di chiusura dei bar e dei distributori automatici di bibite alle ore 21 massimo fino a domenica 16 gennaio 2022», scrive sui social. Chiuse le scuole sino il 20 anche a Torpè.Questi centri, che hanno deciso per un’ulteriore slittamento della ripresa delle lezioni si aggiungono ad altri Comuni dell’Isola che avevano già scelto di prolungare lo stop. A Nuoro le scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori, pubbliche e non, dovranno attivare la didattica a distanza fino al completamento dell’attività di screening disposta dall’ordinanza regionale del 5 gennaio.
A Ghilarza, nell’Oristanese, le lezioni riprenderanno il 17 gennaio nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, e degli asili nido, pubblici e privati. Nel Nuorese, il sindaco di Desulo, che ha disposto anche un mini lockdown con coprifuoco alle 22 per gli adulti e alle 18 per i minorenni e l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 nei bar, ha decido che la ripresa delle attività didattiche in presenza sarà il 14 gennaio con lo stop alle lezioni (anche in Dad) sino ad oggi.
Lo screening. Lo screening dedicato agli studenti della Sardegna, iniziativa promossa dalla Regione in stretta collaborazione con i sindaci del territorio e l’Anci per il contrasto alla diffusione del Covid-19 in vista della riapertura delle scuole al termine delle festività natalizie, ha raggiunto il target ‘sentinellà, cioè la soglia del 50% della popolazione scolastica testata in grado di rappresentare il quadro epidemiologico generale. Sull’intero territorio regionale, il dato, non ancora definitivo e diffuso dalla Regione, registra 81.300 studenti che si sono sottoposti volontariamente al test antigenico nelle giornate di sabato e domenica: 26.790 Asl Cagliari; 9.504 Asl Gallura; 1.945 Asl Medio Campidano; 10.649 Nuoro; 1.187 Asl Ogliastra; 6.815 Asl Oristano; 17.322 Asl Sassari; 7.088 Asl Sulcis. La percentuale dei positivi attualmente rilevati si assesta al 2,19%, confermando la rilevazione fatta al termine delle giornate di test. I soggetti risultati positivi nel corso del monitoraggio sono stati presi in carico dai servizi di igiene pubblica per la verifica tramite il test molecolare. (ANSA).