Era una regione candidata a poter essere considerata Covid free. Ma la Basilicata torna nuovamente a preoccuparsi per un focolaio decisamente importante che si sta sviluppando all’interno di un centro di accoglienza nel territorio lucano. Nei giorni scorsi, erano stati processati dei tamponi relativi a cittadini bengalesi: tre di questi erano risultati positivi.
Oggi, invece, si apprende da fonti vicine all’azienda sanitaria di Potenza, che 22 dei 40 tamponi effettuati in una struttura d’accoglienza in Basilicata sono stati catalogati tra i positivi. Il focolaio Basilicata – se si aggiungono i 3 positivi delle ultime 48 ore, sono 25 i contagiati – diventa uno dei più vasti attivi al momento in Italia. (Continua…)
Focolaio Basilicata, 25 migranti positivi in un centro d’accoglienza
I 25 migranti positivi facevano parte di un gruppo di 73 persone bengalesi arrivato nei giorni scorsi a Lampedusa. Questi ultimi avevano tutti una certificazione sierologica negativa e, per questo motivo, erano stati dislocati in altri centri di accoglienza.
Attualmente – stando a quanto riferito – i migranti si trovano nella struttura di alberghiera che funge da centro di accoglienza, in stanze separate e singole. Sempre in base a quanto riportato, i test effettuati sul personale del centro di accoglienza sono risultati tutti negativi. (Continua…)
La situazione resta in ogni caso complessa, anche perché bisognerà accertare eventuali responsabilità nel passaggio dagli hot spot di Lampedusa ai centri di accoglienza che hanno ospitato i migranti e capire perché la loro certificazione sierologica era risultata negativa.
Focolaio Basilicata, come si è sviluppato e cosa è successo
Il prefetto di Potenza Annunziato Vardè, infatti, aveva predisposto una visita medica di controllo dopo l’assegnazione di alcuni migranti del gruppo dei 73 sbarcati a Lampedusa alle strutture di accoglienza lucane. In ogni caso, prima di essere sottoposti al tampone dalle USCO di Potenza, i migranti hanno osservato in ogni caso un isolamento a scopi precauzionali. L’allarme era scattato dopo che i primi tre bengalesi sono risultati positivi: i test effettuati sul resto del gruppo hanno dato l’esito preoccupante che vi abbiamo raccontato.