Crescono i timori delle Regioni per un Natale in ‘giallo’ e per i costi dell’epidemia a carico delle finanze regionalì che qualche giorno fa il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e presidente della conferenza Regioni ha definito “insostenibili”. I governatori scendono in campo per invitare il governo a prendere ulteriori misure e a riservare le eventuali restrizioni solo alle persone non vaccinate.
Sollecitazioni che il governo però rispedisce al mittente: fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che “non è allo studio nessuna stretta sul modello austriaco” e sottolineano che i dati del contagio in Italia non sono paragonabili a quelli dell’Austria. Salvini condivide la linea dell’esecutivo: “Basta terrorizzare gli italiani”, afferma. Intanto i numeri di ricoveri e posti in terapia intensiva occupati salgono – in modo costante ma senza picchi di rilievo – in tutta Italia e già venerdì il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige e la provincia di Bolzano potrebbero abbandonare la zona bianca.
Lo step porterebbe a un ritorno dell’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto, ai quattro posti a tavola al ristorante, al coperto per i non conviventi e verrebbe ridotta la capienza per cinema, teatri, palazzetti e stadi. E in vista di un’ulteriore impennata dei contagi, che proietterebbe alcuni territori anche nella fascia arancione con ulteriori chiusure, i presidenti delle Regioni invocano un cambio di strategia.
“Chiederemo come Regioni che le misure restrittive legate alle fasce di colore, se devono valere per qualcuno, valgano per le persone che non hanno fatto il vaccino e non per le persone che lo hanno correttamente fatto”, anticipa ieri il governatore della Liguria Giovanni Toti. “Se si dovessero rendere necessarie nuove restrizioni – il vero gradone è, a mio avviso, rappresentato dalla cosiddetta zona arancione – queste dovrebbero coinvolgere esclusivamente coloro che non si sono vaccinati”, gli fa eco dalla Calabria Roberto Occhiuto.
Poi l’intervento di Fedriga che puntualizza: “Non ho parlato di restrizioni a non vaccinati, ma se ci fosse un cambio di colore delle Regioni, i vaccinati dovrebbero avere maggiori libertà – spiega -. La mia era un’ipotesi per gestire una situazione insostenibile. Chi si è vaccinato, credendo nella scienza, non può pagare il prezzo delle chiusure”. Il dossier sarà sul tavolo della conferenza delle Regioni giovedì, anche perché non mancano i governatori che chiedono di concordare una strategia con l’esecutivo, evitando fughe in avanti e facendo sempre riferimento ai dati del contagio.
Il governo, però, frena. non ci sono le premesse numeriche per “fare come l’Austria”: questo il ragionamento che viene fatto da chi segue costantemente i dati e la curva epidemiologica. L’Austria, viene spiegato, ha poco meno di 10 milioni di abitanti e viaggia sui 12mila casi al giorno di Covid 19. “È come se noi viaggiassimo su 72mila nuovi contagi nelle 24 ore” (mentre ieri in Italia i nuovi casi sono stati 5.144, con picchi in settimana scorsa da 8.500).