Finalmente sembra che a squarciare le tenebre in cui è stata avvolta l’Italia intera e non solo, ci siano piccoli spiragli di luce. E c’è una regione che potrebbe riaprire prima di altre. Anche se l’emergenza coronavirus ha sferrato un duro colpo all’economia del nostro Paese. E nel frattempo, per essere certi che nessuno esca tranne che per motivi strettamente necessari, sono aumentati i controlli che ormai sono centinaia ogni giorno. Si stanno presentando, anche i problemi legati alla stagione estiva che ormai è alle porte. E come dicevamo poco fa, in alcune regioni il numero di contagi e ricoveri continua a diminuire, lasciando intendere palesemente che questa sia proprio la strada giusta.
Stando a quanto riportato da un noto giornale, ci sono forti segnali positivi da alcune regioni, per l’infettologo dell’Università La Sapienza i Roma e direttore della Uoc di Malattie infettive del Policlinico Umberto I, i dati del bollettino della Protezione Civile danno grandi speranze. Il professore ha anche lasciato una dichiarazione: «i dati sono piuttosto chiari. Da quando è iniziata la pandemia è la prima volta che assistiamo a un calo così costante degli accessi in ospedale e contemporaneamente a un aumento delle persone dimesse” Continua…
Le regioni nelle quali si sono registrati forti cali di diminuzione di contagi e ricoveri sono Roma e Lazio, e si spera che per la fine del mese la situazione migliori notevolmente se si continuerà a rispettare tutte le restrizioni e le date. A fine mese si potrebbe addirittura arrivare ad avere zero persone contagiate. Il professore fa sapere che: “Sicuramente, la fase di riapertura sarà graduale e dipenderà molto dalla situazione delle varie regioni. Ma con questi numeri è possibile che il Lazio sarà tra le prime a ripartire”.
Ma in questa fase, sarà molto importante non abbassare la guardia, perchè non ci vuole niente per precipitare di nuovo nella medesima situazione. Questo non significa che ci sarà vietato fare quello che facevamo prima ma dovremo sempre fare molta attenzione a non abbassare mai la guardia, almeno fino a quando non sarà disponibile fare un vaccino. Continua…
Quando entreremo nella fase 2 sarà vitale riuscire subito a individuare nuovi focolai ed essere tempestivi nell’isolarli immediatamente. Solo in questo modo si potrà andare avanti ed evitare di fare un balzo indietro. Ecco il bollettino relativo alla giornata di ieri, diramato in conferenza stampa da Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile: il totale di persone positive al coronavirus in Italia è di 94.067 (+880 rispetto a ieri), di cui 3.792 ricoverati in terapia intensiva.
Il numero di persone in terapia intensiva è minore rispetto alla giornata precedente per il quarto giorno consecutivo. Si registrano oggi 604 morti. I guariti di oggi sono 24.392 (+1.555 rispetto a ieri). Borrelli: ‘Incremento più basso dal 10 marzo scorso’.