Crisanti lancia l’allarme: ecco le parole del virologo che fanno paura

di admin

Crisanti lancia l’allarme: ecco le parole del virologo che fanno paura

| lunedì 27 Luglio 2020 - 16:12

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Crisanti lancia l’allarme: ecco le parole del virologo che fanno paura

“Il CORONAVIRUS non guarda in faccia nessuno e circola ovunque”. Sono le parole del virologo Andrea Crisanti facendo riferimento ai MIGRANTI arrivati in Italia e positivi al COVID-19. Il professore spiega che i MIGRANTI sono un bel problema. “Tutti, indistintamente, vanno testati subito con il tampone appena sbarcano o arrivano in Italia. 

Bisogna bloccare sul nascere le situazioni a rischio,altrimenti si rischia una diffusione a macchia d’olio del VIRUS, che non se n’è mai andato, non ce lo dimentichiamo”. E soprattutto CRISANTI fa riferimento ai giovani: “sono pericolosissimi”. “Sono gli asintomatici i più infettivi. (Continua…)

Purtroppo, molto spesso, le infezioni circolano tra i giovani che trasmettono e infettano. Gli anziani invece si ammalano”. E dunque, quale potrebbe essere la soluzione? Il professore chiede a gran voce autorizzazioni per il controllo da parte del Ministero dell’Interno. 

“Il ministro della Salute Speranza ha aggiornato il blocco dei paesi a cui è vietato l’accesso nel territorio italiano e concordo la scelta di prevenzione. Ma credo che non abbia incluso gli Usa. Per quanto riguarda il caso del centro di accoglienza di Jesolo, dove si è scoperto che il 30% degli ospiti era positivo, lo scienziato sottolinea che “nei centri di accoglienza non si può accedere facilmente. (Continua…)

Servono autorizzazioni. Noi in passato avevamo fatto domanda di testare queste realtà ma da Roma non ci hanno mai autorizzato, o forse non ci hanno neppure risposto. E la cosa non ha avuto seguito. E quindi non siamo intervenuti. Era fine marzo“.

In conclusione, il virologo punta il dito contro i cinesi “che hanno ritardato la comunicazione dei dati e che hanno favorito il virus prima del blocco dei voli. Io non me le dimentico le drammatiche settimane di febbraio”

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