«Un lockdown in Italia durante le feste di Natale potrebbe essere necessario per bloccare la diffusione del coronavirus e aumentare l’efficienza del tracciamento dei contagi sul territorio».
Lo ha affermato Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell’università di Padova e del laboratorio di Microbiologia e virologia dell’azienda ospedale-università di Padova, ospite a ‘Studio24’ su Rainews24. «Sono preoccupato – sottolinea – per la limitata capacità che abbiamo di bloccare la trasmissione del coronavirus sul territorio. (Continua…)
Riusciamo a mettere in quarantena solo il 5% dei positivi». Poi il microbiologo ha toccato altri due temi. «Le terapie intensive sono in ritardo di una settimana, i morti di circa 20 giorni: con l’aumento dei contagi questi numeri peggioreranno» ha spiegato. E infine: «Forse più che le Regioni dobbiamo chiuse temporaneamente determinate aree di una regione, capire quali sono i luoghi dove ci sono più contagi. Se si generalizza si crea più danno che beneficio».
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ribadisce che “siamo in un cambio di fase sul piano epidemiologico. Dopo i mesi estivi e dopo la fase che dal 4 di maggio in poi ci ha portato ad un lento e graduale allentamento delle misure che avevano contraddistinto i mesi più difficili, da ormai 10 settimane c’è una tendenza della curva alla risalita ed è una tendenza europea non solo italiana. (Continua…)
L’Italia ha numeri che, seppur in crescita significativa, sono distanti da altri importantissimi Paesi europei”. Ma, argomenta, “sarebbe un’illusione pensare che i problemi degli altri sono solo degli altri – aggiunge il ministro – Penso che ci sia un grande tema europeo della ripresa della circolazione del virus che ci richiama tutti ad una necessità di alzare il livello di attenzione e di guardia. Questo va fatto con le misure del Governo e delle Regioni e con il comportamento dei cittadini, che è vera chiave per portarci fuori”.
L’allerta arriva anche dal consulente scientifico del ministero della Salute, Walter Ricciardi, ospite del programma TgTg su Tv2000: “Qualche giorno fa ho stimato che se non si fossero prese misure come quelle che stiamo prendendo adesso si sarebbe potuto arrivare a novembre a 16 mila casi (al giorno ndr). In realtà il ritmo di crescita è talmente forte che potremmo arrivarci anche prima. Per cui è necessario rispettare le vecchie regole e introdurre queste nuove”.