È morto questa notte nella sua casa romana l’attore Elio Pandolfi. Aveva 95 anni. A rilanciare la notizia è l’Ansa che lo apprende da fonti vicino alla famiglia. È stato un istrione dello spettacolo italiano. Diplomatosi all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma, debuttò a Venezia nel 1948 come mimo-ballerino in Les malheurs d’Orphée di Milhaud; nello stesso anno entrò con Orazio Costa al Piccolo Teatro di Roma.
È stato in compagnia con Nino Manfredi, Renato Turi, Silvio Noto, Carlo Giuffé. Ha fatto la rivista con Garinei e Giovannini, Puntoni e Verde. Luchino Visconti lo scelse per interpretare il ruolo del cantante castrato nello spettacolo L’impresario delle Smirne, insieme a Rina Morelli.
La carriera da doppiatoreÈ stato doppiatore dell’attore francese Jacques Dufilho in tutti i film della serie sul Colonnello Buttiglione. Ha doppiato anche Stanlio della coppia Laurel & Hardy, assieme a Pino Locchi che dava la voce a Ollio. Ha doppiato anche due personaggi Disney: Paperino, nei cartoni degli anni sessanta e settanta come seconda voce alternato a Oreste Lionello, e Le tont ne La bella e la bestia.
Negli anni ’60 fu la voce di Daffy Duck dei Looney Tunes ed è stato particolarmente attivo durante gli anni di Carosello, prestando la voce ai principali personaggi animati delle pubblicità. In particolare, era la voce di Toto del duo Toto e Tata.Il cinemaNella sua autobiografia dal titolo “Elio Pandolfi.
Che spettacolo!” raccontava: “Non ho rimpianti né debiti, ma vanto un credito… nei confronti del cinema. Mi chiamavano sempre per fare le stesse parti e alla fine mi sono scocciato e ho detto basta. Un bel film da protagonista me lo sarei meritato”.
È stato accanto a Totò nel film “Lascia o raddoppia”, suo il ruolo di Osvaldo. Più di recente è stato attore per Lina Wertmüller in due film: “Ferdinando e Carolina” (1999) e “Peperoni ripieni e pesci in faccia” (2004).