Tutte le foto a fine articolo! La rivelazione di questo Sanremo è stata Drusilla Foer. Certo le canzoni e i cantanti hanno trionfato con le loro canzoni, ma la nobildonna fiorentina è stata come una boccata d’aria fresca. Profonda, ironica (e autoironica), divertente. Tutti parlano di lei, tutti la desiderano e i suoi spettacoli a Roma, Firenze e Milano sono sold out.
Dopo il Festival Gianluca Gori è sulla bocca di tutti, alcuni non hanno ancora ben capito la dualità dell’attore fiorentino e questo aumenta il fascino del personaggio. “L’altra faccia di Drusilla Foer” questo il titolo scelto dal settimanale Chi per parlare dell’eleganzissima performer. I paparazzi lo hanno immortalato mentre passeggiava con alcuni amici, godendosi alcuni momenti di relax dopo il successo sanremese.
“Direste mai che questo affascinante pittore, fotografo, attore e cantante con la giacca a quadri si trasforma nella nobildonna che ha incantato Sanremo?”, scrive il settimanale diretto da Alfonso Signorini. Gori, tra passeggiate e abbracci, sembra non notare i paparazzi e si dedica al tempo libero prima dell’inizio della tournée.
Drusilla Foer e Gianluca Gori: due facce dello stesso performer
Drusilla Foer è il personaggio nato dalla fantasia di Gianluca Gori, il suo alter ego femminile per la quale ha costruito una storia fatta di amanti, matrimoni falliti e indipendenza. È stato il produttore Francesco Gori a dotarla di vita propria producendo i tour teatrali che l’hanno fatta conoscere al pubblico di tutta Italia.
Drusilla è di età ignota (“dai 40 ai 70 anni”, risponde a chi le chiede l’età), mentre Gianluca di anni ne ha 54, è nato a Firenze, ed è alto un metro e 85. Sul palco di Sanremo ha incantato il pubblico con il suo monologo sull’unicità: “Io sono già una persona molto fortunata a essere qui, ma vi chiedo un piacere:
date un senso alla mia presenza su questo palco, fate un atto rivoluzionario che è l’ascolto di se stessi, dell’altro, delle proprie unicità doniamoci agli altri, accogliamo il dubbio anche solo per esser certi che le nostre convinzioni non siano solo convenzioni. Vi prego, facciamo scorrere i pensieri in libertà senza pregiudizi, come anche i sentimenti e liberiamoci dalla prigionia dell’immobilità”. Foto del settimanale Chi