E’ una tragedia di proporzioni sconfinate quella accaduta nel nord dell’Iraq. Lo scorso 26 settembre, in una sala ricevimenti in cui stava festeggiando un matrimonio cristiano, è divampato un violento incendio.
A causarlo probabilmente sono stati i fuochi d’artificio, In pochi attimi, le fiamme hanno divorato tutto. Parti del soffitto trasformate in tizzoni ardenti sono crollate e la struttura è collassata. Il bilancio è drammatico: i morti sono più di 100 mentre i feriti sono 150. “La maggior parte dei feriti erano completamente bruciati. Altri avevano il 50-60% del corpo bruciato”, ha detto Ahmed Dubardani, vice capo della direzione sanitaria della regione teatro della tragedia.
Parti del soffitto trasformate in tizzoni ardenti sono crollate e la struttura è collassata
“L’incendio ha portato al crollo di parti della sala a causa dell’uso di materiali da costruzione altamente infiammabili e a basso costo che crollano in pochi minuti quando scoppia un incendio”, ha dichiarato la direzione della protezione civile irachena, citata dall’agenzia di stampa statale irachena Ina. I presenti, dunque, non hanno avuto scampo. Gli sposi, Rivan Esho e la sua neo moglie Haneen, inizialmente dati per morti, sono vivi e stanno ricevendo le necessarie cura come ha dichiarato il padre dello sposo alla CNN.
“Non si vedeva niente, stavamo soffocando per il fumo e non sapevamo come uscire”
“Questo non è stato un matrimonio. È stato un inferno”, ha dichiarato Mariam Khedr, come riporta “Il Messaggero”. Nell’incendio, la donna ha perso la figlia Rana Yakoub, 27 anni, e i suoi tre nipotini (il più piccolo aveva appena otto mesi, ndr). Secondo la testimonianza di Rania Waad, una 17enne sopravvissuta alla tragedia, i fuochi d’artificio sarebbero esplosi verso il soffitto mentre gli sposi ballavano un lento: “Non si vedeva niente, stavamo soffocando per il fumo e non sapevamo come uscire”.7
Proclamati tre giorni di lutto nazionale
Il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani ha proclamato tre giorni di lutto nazionale rendendo noto che “saranno effettuate ispezioni sugli edifici e saranno esaminate le procedure di sicurezza mentre le autorità competenti saranno ritenute responsabili di eventuali negligenze”. Al momento, sono 14 le persone tratte in arresto. Le immagini della tragedia sono agghiaccianti.