Si è svolto oggi, lunedì 13 dicembre alle ore 11, il funerale di Emanuele Sabatino. Ema Motorsport, così era conosciuto sul web, è scomparso giovedì scorso a Broni, comune in provincia di Pavia. È stato trovato impiccato nella sua officina. Per il momento, per gli inquirenti, l’ipotesi più acclarata è quella di suicidio. All’interno della struttura non è stato però trovato alcun biglietto o messaggio. Sembrerebbe però che i motivi siano riconducibili a una forte delusione per vicende personali.
I funerali alla chiesa di San Francesco
La cerimonia di oggi era in forma privata, ma nonostante questo hanno partecipato tantissime persone. La notizia ha infatti sconvolto sia la comunità di Broni, ma soprattutto la sfera virtuale che lo seguiva da diverso tempo con amore e passione.
Sono infatti innumerevoli i messaggi lasciati sui suoi profili social e sul suo canale YouTube. In tanti si sono poi presentati alla camera ardente di Pisani di Broni per l’ultimo saluto. I funerali si svolgeranno nella chiesa di San Francesco a Sinziano. Oltre alla famiglia – lascia due figlie – ci saranno tantissimi amici, parenti e ammiratori.
Chi è Ema Motorsport
La storia di Sabatino ha sempre colpito molto i suoi fan. L’uomo aveva iniziato a fare il meccanico all’età di 21 anni. Aveva aperto un’officina a Melegnato che però, dopo qualche anno, era sull’orlo del fallimento. Anche l’apertura della seconda attività non era andata bene considerato che, dopo un furto, era stato costretto a chiudere.
Poi a Broni decise di aprire un’altra officina e di seguire alcuni corsi di marketing e comunicazione. Questi gli consentirono di poter lanciarsi nel mondo dei social divenendo il meccanico più seguito. Nonostante il successo però, Ema non è mai cambiato: “È sempre rimasto un uomo dal cuore grande”, hanno scritto alcune persone che negli anni hanno lavorato con lui.
Le raccolte fondi «fake»
Duramte i funerali,«Sono presenti nel web una serie di raccolte di fondi per Ema gestite da soggetti terzi», e nessuna di queste è promossa dalla famiglia o dal team di Ema. L’appello su Facebook ufficiale di Emamotorsport nasconde un allarme: qualcuno vuole approfittarsene? «Tutte le eventuali iniziative saranno pubblicate» nelle pagine social ufficiali. Quelle che circolano in rete potrebbero essere delle truffe.