Una delle comiche più amate e apprezzate nel panorama televisivo italiano. Emanuela Aureli è sempre stata in grado di far sorridere il pubblico, nonostante nel corso della sua vita dietro al suo sorriso, la comica ha celato sempre un dramma davvero tremendo.
Emanuela Aureli ha conquistato il pubblico ottenendo tantissimo successo grazie alle tante imitazioni dei personaggi celebri del mondo dello spettacolo.
L’inizio della carriera di Emanuela Aureli
La comica esordisce in tv nel 1992, prendendo parte alla trasmissione La Corrida. Da quel momento in poi, Emanuela è divenuta inarrestabile e ha raggiunto dei successi molto importanti.
Dall’anno del suo esordio nel panorama televisivo, Emanuela Aureli ha iniziato a collezionare sempre più apparizioni televisive. Ricordiamo infatti le tante imitazioni fatte in trasmissioni come Stasera mi butto…e tre! su Rai 2, I Cervelloni su Rai 1 e Su le mani sempre su Rai 1. A seguire è divenuta ospite fissa di Domenica In.
Dato il suo grande successo e il consenso ottenuto dal pubblico, la comica è arrivata addirittura a prendere parte del cast della fiction Carabinieri 4. Negli anni a seguire, la Aureli è stata al fianco di Carlo Conti nella trasmissione Tale e quale Show.
Dietro al suo sorriso e alle tante risate regalate al pubblico, la comica nasconde un dramma davvero devastante. A riportare tutto ciò che ha dovuto affrontare è il sito KontroKultura. Ecco cosa le è successo
Qualche anno Emanuela Aureli si è ritrovata ad affrontare un dramma legato a suo figlio, Giulio. Nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale Nuovo, l’imitatrice ha raccontato tutto ciò che si è ritrovata ad affrontare, in particolar modo la grande paura che l’ha pervasa.
Il piccolo Giulio ha rischiato di morire. Dopo essere stato portato d’urgenza all’ospedale, i medici hanno potuto appurare che il piccolo fosse affetto da polmonite bilaterale.
Fortunatamente la situazione si è risolta nel migliore dei modi ma la stessa Emanuela Aureli non fa altro che pensare al fatto che se i medici non fossero intervenuti tempestivamente e non avessero portato il piccolo all’ospedale, oggi non avrebbe nessun bambino da stringere tra le braccia.