FaceApp, invecchia la foto del figlio e spunta fuori l’idraulico (storia di satira)

di admin

FaceApp, invecchia la foto del figlio e spunta fuori l’idraulico (storia di satira)

| venerdì 23 Agosto 2019 - 13:01

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FaceApp, invecchia la foto del figlio e spunta fuori l’idraulico (storia di satira)

FaceApp è un’applicazione (sviluppata da Wireless Lab, società russa fondata da Yaroslav Goncharov), disponibile per Android e iOS lanciata a gennaio 2017, che utilizza l’Intelligenza Artificiale per elaborare le foto ed applicare particolari filtri al volto. Uno di questi semplicemente ti invecchia.

É il filtro più noto, ma ce sono anche altri che permettono di applicare il trucco, cambiare colore e taglio di capelli, modificare l’espressione e persino il sesso. FaceApp è tornata di moda e in queste ore impazza su tutti i social network dopo che alcune celebrità hanno dato il via alla #FaceAppChallenge, che consiste proprio nel pubblicare una foto di sé invecchiata con l’app in questione.

Grazie a questa App e questa ‘moda’ ci è venuto in mente di proporre una storia basata su un’intuizione di Lercio (quindi di pura satira). Invecchia la foto del figlio con FaceApp e spunta fuori l’idraulico, seppur davvero molto divertente mette in risalto un problema non da poco! Secondo alcuni studi almeno un figlio su dieci è nato da un tradimento.

Lo racconta a Quotidiano.net  Gian Ettore Gassani , presidente dell’Associazione degli avvocati matrimonialisti: “Secondo stime recenti il 10 per cento dei primogeniti non sarebbe figlio del padre anagrafico, percentuale che raddoppia quasi nel caso dei secondi figli”.

I test acquistati su internet sono carta straccia a livello legale: “In fase di separazione molti uomini arrivano con risultati di test eseguiti su internet, che tuttavia non hanno nessun valore giuridico perché, in presenza di un sospetto, nel procedimento legale entrambe le parti hanno diritto alla nomina di un proprio perito di parte. 

Gli esami per accertare la paternità devono essere quindi eseguiti in un laboratorio. In base all’esperienza, devo ammettere che molto spesso gli esiti convalidano i dubbi iniziali e che le donne oggi sono infedeli almeno quanto gli uomini” dice Gassani. Non tutti ovviamente ricorrono a tali test per sospetti tradimenti: c’è chi vuole indagare sulle malattie ereditarie, sui legami incerti con fratelli o sorelle o ricostruire il proprio albero genealogico.

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