Da lunedì 4 maggio, comincerà la fase 2 dell’emergenza coronavirus, già annunciata giorni fa dal Premier Conte. Ma andiamo a guardare nel dettaglio cosa fare per evitare di essere multati.
Con l’inizio di questa Fase 2 dell’emergenza coronavirus si allenteranno le misure restrittive che erano state imposte, sarà possibile uscire di casa allontanandosi dalla propria abitazione e residenza. Non solo resto all’interno della propria Regione ma si potrà anche spostarsi da una Regione all’altra. Continua…
Cosa che ormai sembra chiara a tutti, ma ci sono alcuni punti non molto chiari su quello che si potrà fare e quello che invece no. Questo 26 aprile il Dpcm che darà il via alla fase 2, utilizza alcuni termini, tre con precisione suoi quali bisognerà fare chiarezza.
Inanzitutto qual è la differenza tra domicilio, abitazione e residenza? E sarà possibile recarsi nelle seconde case? Questa domanda è un vero è proprio rompicapo giuridico che dovrà essere risolto al più presto possibile dal governo, anche se possiamo provare a fare chiarezza su cose che sappiamo già. Continua…
Il concetto sulla residenza è già chiaro poichè basterà procurarsi un certificato dell’anagrafe che lo dimostri. Mentre negli altri due punti ci sono alcune lacune. E proprio per questo motivo in Germania e in Francia è stato deciso di adottare l’unicità della persona fisica.
Mentre il domicilio com’è spiegato nell’articolo 43 del codice civile è la sede dove una persona stabilisce i propri interessi e affari che generalmente coincide con la residenza, ma ci sono alcuni casi che non è così. Ma c’è un punto mancante nel Dpcm del 26 aprile, manca la dimora. Un punto che non è stato ancora chiarito, e che nello stesso articolo , ma probabilmente non è stato inserito perchè avrebbe permesso troppi spostamenti.