Tutti si chiedono chi sono i congiunti? Domanda che si pongono tutti gli italiani, alla quale il Governo ha risposto esaudendo tutti i dubbi sulla questione. Chi sono i congiunti? Sabato 2 maggio sono arrivati i chiarimenti da parte del governo per la prossima riapertura che avverrà domani. I congiunti sono: “Parenti, affini, partner nelle unioni civili e chi è legato da stabile legame affettivo”.
Quindi i congiunti sono proprio questi, coloro a cui si potrà andare a fare visita da domani, in queste ore il governo pubblicherà sul proprio sito quella della presidenza del Consiglio i chiarimenti del decreto già pubblicato in Gazzetta ufficiale e che entrerà in vigore a partire dalla mezzanotte del 3 maggio. Tra le importanti novità si registra anche la tutela della privacy nei congiunti non dovrà essere indicata l’identità dei congiunti. Anche se ora è ancora in attesa di un ulteriore chiarimento da parte del Governo. Continua…
Ma chi per la legge italiana sono i congiunti? A chiarire tutta la questione se non fosse ancora stata chiarita c’è un codice penale in cui la parola congiunti si rilegge per ben 561 atti senza nessuna definizione specifica. Ma, c’è un ma, esiste anche un’altra definizione ed è quella dei “prossimi congiunti” nell’articolo 307 del codice penale.
Tale codice penale, stabilisce che non è punibile colui che compie il cosiddetto reato in favore di un prossimo congiunto: “Ascendenti, i discendenti, il coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti: nondimeno, nella denominazione di prossimi congiunti, non si comprendono gli affini, allorché sia morto il coniuge e non vi sia parole”
Nel codice penale l’articolo 649 definisce come congiunti il coniuge che non è legalmente separato, e la parte che prevede “dell’unione civile tra persone dello stesso sesso” “un ascendente o discendente” (quindi un genitore o un figlio), “un affine in linea retta” (nuora, suoceri, genero), “l’adottante o dell’adottato”, “un fratello o di una sorella che con lui convivano”
A questo punto quindi, potrebbero quindi visitare, genitori, coniugi, figli, nuore, figli adottivi, suoceri e infine sorelle e fratelli non conviventi. Il vero dilemma è la possibilità di superare i confini del territorio comunale, permettendo ai cittadini di muoversi liberamente all’interno della Regione.